Cantina Mertzeoro, nel cuore della Barbagia
Cantina Mertzeoro, nel cuore della Barbagia

Cantina Mertzeoro, nel cuore della Barbagia

Amici di Mister Wine ed amanti del vino, dopo un periodo di stop torno con un post dedicato ad una terra a me molto cara.

Nel mio tour estivo, nella meravigliosa terra sarda, mi imbatto in una di quelle realtà che a me piacciono tanto.

Ma iniziamo dal territorio. Molti conoscono la Sardegna per le sue bellezze naturali, perché é la location ideale se si vuole fare una vacanza

al mare, godendoci i meravigliosi paesaggi naturali, incorniciati da un’infinità di colori che ti inebriano.

La Sardegna è la mia seconda casa e nel corso degli anni, ho imparato a conoscere una parte diversa dalle solite mete vacanziere.

Nel mio piccolo tour, arrivo in una città nel cuore della Barbagia, Mamoiada.

Mamoiada (Mamujada in sardo barbaricino) è un comune italiano di circa 2 438 abitanti della provincia di Nuoro, situato a 644 metri sul livello del mare nella Barbagia di Ollolai. Fa parte della IX Comunità montana Nuorese. Dista 15 km da Nuoro.

Si trova nella parte più interna della Barbagia in un territorio in cui i terreni sono in buona parte adibiti alla coltura, al pascolo e alla viticultura.

Probabilmente, Mamoiada è conosciuta più per la sua maschera rappresentativa che domina il Carnevale, ovvero i Mamuthones, che per i suoi vini.

Infatti, i Mamuthones  sono, assieme agli Issohadores maschere tipiche del carnevale di Mamoiada. Due figure, maschere, che identificano questo territorio.

Un giorno, entrando in un’enoteca, mi balza agli occhi un’etichetta, la prima volta che la vedevo, chiedo informazioni e mi raccontano di questa nuova realtà,

che produceva vini eccezionali nel territorio di Mamoiada e così la mia curiosità aumentava.

Incuriosito, ome faccio di solito, cerco on-line info utili al fini di trovare un contatto.

La prima persona con la quale parlo è Catia Paddeu, la sua gentilezza e la sua disponibilità mi hanno subito rapito.

Organizzo un appuntamento pomeridiano e parto, destinazione Mamoiada, sono emozionatissimo.

Arrivo e scopro un territorio fantastico, delle persone stupende e dei vini davvero buoni ma soprattutto espressivi, che raccontano senza bugie,

un territorio davvero vocato alla viticoltura, contraddistinto da una produzione limitata a favore di una qualità davvero alta.

Qui, nel cuore della Barbagia nasce Cantina Mertzeoro ( https://cantinamertzeoro.com/ ) di Melchiorre Paddeu.

Melchiorre è un grande amante, prima della sua terra e poi del vino. Mi accoglie con grande entusiasmo, la moglie ci propone in abbinamento alla degustazione

dei formaggi e del pane caracau di produzione propria, (Tanta roba).

Mertzeoro è un’azienda a conduzione familiare e da vent’anni si occupiamo della lavorazione dei vigneti e della produzione del vino.

Da anni lavorano i vigneti concentrati principalmente a Baduorane, con circa un ettaro di Cannonau di dodici anni, uno di Granazza di 10 e un nuovo impianto di 3.

Diversificano le produzioni lavorando in modo completamente autonomo i frutti delle tenute di Mulinu di 9 anni e di Sa Lahana che presentano caratteristiche varie e diverse

le une dalle altre. Dediti da sempre alla vendita di vino sfuso hanno iniziato l’imbottigliamento nel 2019, dedicando la loro prima bottiglia a Mertzeoro,

ovvero Melchiorre, lo stesso re Magio che portò l’oro come dono a Gesù.

Questo nome rappresenta la preziosità del vino e prende il nome dal suo creatore, Melchiorre Paddeu.

Lavorano i vini e li producono in regime biologico. Rispettando e valorizzando la loro unicità. Considerano la terra come una madre, essendo ad essa estremamente legati.

“Ci avvolge, ci culla ed è capace di donarci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, per questo, proprio come faremmo con nostra madre la rispettiamo, amiamo e preserviamo”.

Il loro pensiero si racchiude in questa frase.

Fanno di ogni vigna un vino, per questo diversificano ogni vino con il nome “Ghirada” che a Mamoiada é un termine utilizzato per nominare ogni appezzamento di terreno con il suo nome. Appartengono al movimento Mamojà e sono fieri sostenitori.

Mamojà è un’associazione che conta 70 soci, tra produttori e vignaioli di Mamoiada.

Si propone di promuovere e tutelare il vino e il territorio attraverso un modello socio-economico-vitivinicolo condiviso.

Nata nel 2015 e oggi costituita da 22 cantine imbottigliatrici e una ventina di aziende vitivinicole di Mamoiada per un totale di settanta soci.

Mamoiada è un territorio vocato per fare il vino. Il vino qui ha una valenza tutta particolare dal punto di vista sociale, culturale, religioso

ed è oggi il mezzo più importante per educare al rispetto ambientale, creare posti di lavoro, veicolare l’economia del territorio,

combattere lo spopolamento che affligge le cosiddette zone interne e l’intera isola sarda.

L’associazione dei viticoltori di Mamoiada nasce per valorizzare e tutelare la viticoltura e i vini di Mamoiada,

il territorio (aspetti ambientali, climatici e paesaggistici), in particolare incentivando l’agricoltura biologica; vuole preservare e promuovere gli aspetti culturali legati alla vite e al vino e il patrimonio gastronomico in abbinamento ai vini; vuole divulgare il modello associazionistico Mamojà,

che incentiva le produzioni locali a perseguire politiche di sviluppo sostenibili per le persone e per il territorio in tutti gli aspetti.

L’associazione è regolamentata da un disciplinare che ha la funzione di autocontrollo dei soci rispetto ai contenuti tecnici della coltivazione della vite e della produzione del vino, e ha lo scopo di preservarne i caratteri tradizionali e la tipicità, nonché di educazione dei soci al rispetto del territorio.

L’associazione Mamojà è protagonista e organizzatrice di tanti eventi nel territorio, come il Mamojàda Vives, due giornate all’insegna del vino, del territorio e delle persone di Mamoiada.

Termino questo articolo con un bel ricordo, fatto di incontri con persone eccezionali, luoghi eccezionali e vini di alta qualità.

Se passate da Mamoiada andate a trovarli e dite che vi manda Mister Wine.

Articolo a cura di Giovanni Scapolatiello – Mister Wine

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