Il Blog di Mister Wine
Database Vitigni

Database Vitigni

In questa pagina troverai un elenco di tutti i vitigni a bacca bianca e a bacca nera, nazionali ed internazionali.

Nome Vitigno

Descrizione

Zona di Produzione

Aglianico

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L'Aglianico è un noto vitigno italiano a bacca nera spesso, definito il Barolo del Sud, per via di caratteristiche in comune con il vitigno piemontese. Vitigno resosi famoso per la produzione del vino Taurasi in Irpinia.

Caratteristiche della foglia: Media o trilobata

Caratteristiche del grappolo: Compatto o lungo

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Italia,

Campania, Basilicata, Puglia e Molise

Albana

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L'Albana è un vitigno a bacca bianca coltivato principalmente in Emilia-Romagna.

Caratteristiche della foglia: Grande, pentagonale, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Spargolo o lungo.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Italia,

Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Toscana e Umbria

Albariño

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L'Albariño è un vitigno a bacca bianca della Galizia (Spagna).Il vino albariño si produce nella zona di indicazione geografica protetta Vino della Terra di Barbanza e Iria, che comprende esclusivamente la maggioranza dei comuni rivieraschi della Ría di Arousa, nelle Rías Baixas, terreni storicamente legati alla viticultura di qualità.

Galizia

Albarola

Uva Albarola Genovese. [Vitis vinifera genuensis ; White grape] - NYPL ...

L'Albarola è un vitigno a bacca bianca molto diffuso in Liguria nella zona delle Cinque Terre ed in Toscana.Vitigno autoctono Ligure.

Italia,

Liguria, Toscana

Aleatico



L'Aleatico è un vitigno semi-aromatico a bacca nera, (precisamente blu-vermiglio). A detta di molti è probabilmente una mutazione del Moscato nero toscano.

Caratteristiche della foglia: Grande, pentagonale, intera, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Spargolo, medio o cilindrico.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Italia,

Marche

Toscana

Lazio

Umbria




Aligoté

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L'aligoté è un vitigno a bacca bianca della Borgogna della famiglia Noiriens.

I suoi grappoli sono piccoli (10 cm circa) e formati da piccoli acini sferici. Le sue foglie sono orbicolari, tagliate molto poco e di grandi dimensioni.


Borgogna

Ansonica



L'Ansonica è un vitigno a bacca bianca, conosciuto anche con i nomi di Inzolia (in Siciliano), nzoglia (in Calabrese) o Insolia. Ha origini meridionali ma è diffuso anche in altre regioni italiane come la Toscana, in particolar modo l'Isola d'Elba e il Monte Argentario.

Caratteristiche della foglia: Media o pentagonale.

Caratteristiche del grappolo: Medio

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Italia,

Sicilia, Calabria, Toscana, Sardegna e Basilicata

Asprinio

Asprinio d'Aversa: le viti 'maritate' amate da Soldati stanno ...


L'Asprinio Bianco è un vitigno a bacca bianca la cui produzione è consentita nella zona dell’agro-aversano e nel casertano, dove dà ottimi risultati soprattutto se coltivata ad alberata.Spesso la pianta è abbinata a tutori vivi (olmi o pioppi) che formano una barriera vegetale in grado di superare i 20 metri di altezza. Si dice che i Borboni li usassero come barriere difensive contro le cavallerie nemiche.

Caratteristiche della foglia: medio-piccola, pentalobata, pagina superiore glabra, di colore verde chiaro.

Caratteristica del grappolo: Media grandezza, compatto, allungato e conico, con o senza ali.

Caratteristica dell'acino: Sferoidale, medio grande, con buccia di colore grigio verdastro, ricoperta abbondantemente di pruina.

Italia,

Campania, Basilicata e Puglia

Barbera

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La Barbera è un vitigno a bacca nera autoctono del Piemonte, da cui si producono numerosi vini omonimi.

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale o pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, grappolo medio o grappolo piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Acini ellissoidali

Italia,

Piemonte, Lombardia e Veneto

Biancolella

Biancolella - Vitigni bianchi

Il Biancolella è un vitigno a bacca bianca, autoctono della costa e delle isole della Campania, dove è stato introdotto probabilmente dalla Corsica, dove è noto come Petite Blanche e le cui prime barbatelle vi sarebbero state portate dai Greci. Ad Ischia, oltre che a Procida e Capri, viene coltivato fin dai tempi antichi.

Italia,

Campania, Ischia

Bobal

Bobal una Variedad de uva asombrosa!


La Bobal è una varietà di Vitis Vinifera, un'uva a bacca nera usata per la produzione di vino. É nativa di Requena-Utiel, regione della Comunità Valenciana in Spagna La presenza di questo vitigno è documentata nella regione sin dal XV secolo nel documento "Espill o llibre de les dones” di Jaume Roig. Il nome deriva dla latino bovale, in riferimento alla forma a testa di toro.

Spagna, Valencia zona Requena-Utiel

Cabernet Sauvignon

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Il Cabernet sauvignon è un vitigno a bacca nera originario della Gironda, nelle zone del Médoc e del Graves-Saint-Amant, ed è senz'altro la varietà più duttile al mondo per la produzione di vini di grande qualità e longevità. Questo vitigno è diffuso praticamente in tutti gli areali vitivinicoli, assumendo un ruolo di rilievo anche tra le varietà internazionali.

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale o pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, medio o cilindrico.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Francia,

Tutto il Mondo

Cagnulari

Cagnulari, la varietà rossa del sassarese. Le migliori (ma poche ...


Il Cagnulari o Cagniulari è un vitigno a bacca nera originario della Sardegna.L'origine del vitigno è ancora incerta. Alcuni esperti affermano che sia stato introdotto dai francesi nell'800, ma è più probabile, invece, che si sia diffuso in Sardegna e soprattutto nel sassarese durante la dominazione spagnola

Caratteristiche della foglia: Grande, pentagonale, pentalobata o trilobata

Caratteristiche del grappolo: Compatto, medio, cilindrico o conico.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.

Italia,

Sardegna

Casavecchia

Il Re dei vitigni del Volturno: guida al Casavecchia - Luciano ...

Il Casavecchia è un vitigno a bacca nera, ha origini poco conosciute. Sicuramente è un autoctono campano, diffuso soprattutto in provincia di Caserta. Una leggenda tramandata tra i contadini ne fa risalire la scoperta in un vecchio rudere noto come “’a casa vecchia”. Lì fu rinvenuto agli inizi del ‘900 un vecchio ceppo sopravvissuto alle epidemie di oidio e filossera dell’800, capostipite quindi dell’odierno vitigno Casavecchia.


Italia,

Campania

Cannonau

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Il Cannonau (altrimenti detto Cannonao), Garnacha in spagnoloGrenache in francese) è il vitigno a bacca nera più diffuso in Sardegna.

La coltivazione di questo vitigno è diffusa in tutta l'isola ma concentrata nelle zone più centrali del territorio.Fino a poco tempo fa non se ne conosceva con certezza l'origine e la maggior parte degli esperti lo riteneva importato dalla penisola iberica. Tuttavia recenti studi hanno dimostrato la sua endemicità, infatti resti di vinaccioli risalenti a 3200 anni fa sono stati ritrovati in diverse zone dell'isola (ad esempio a Sa Osa – nella valle del Tirso, sulle colline di Sardara – a nord di Cagliari, a Villanovafranca e nel villaggio nuragico Duos Nuraghes di Borore in provincia di Nuoro), tale fatto fa ritenere il Cannonau come il vino più antico del Bacino del Mediterraneo.

Caratteristiche della foglia: Media, orbicolare, reniforme, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Medio, cilindrico o conico.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.


Italia,

Sardegna,

Francia e Spagna

Gamay

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Il Gamay è un vitigno a bacca nera autoctono della Borgogna, diffuso anche in Italia principalmente in Valle D'Aosta, Friuli, Piemonte (ma non va confuso con il "Gamay" coltivato nei pressi del Lago Trasimeno, in realtà una varietà di Grenache).

I grappoli hanno dimensione medio-piccola con forma conica ed acini tendenti all'ellisoidale. In Francia viene utilizzato nella produzione del Beaujolais.

Francia,

Italia.

Gaglioppo

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Il Gaglioppo è un vitigno a bacca nera autoctono calabrese, il cui utilizzo è previsto dai disciplinari per la produzione del Cirò DOC e del Melissa DOC nelle varianti rosso classico, rosato e riserva. Il Gaglioppo, insieme al Greco di Bianco e al Mantònico, rappresenta forse l'unico tipo di vitigno calabro rinomato in contesti enologici nazionali ed europei.

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale o pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, medio, conico o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Ovoidali o sferoidali.

Itlaia,

Calabria,

Sicilia, Sardegna, Marche, Abruzzo e Umbria.

Fumin

Fumin


Il Fumin è un vitigno autoctono a bacca nera della Valle D'Aosta, coltivato in tutta la valle centrale fino ad un'altitudine di 650 metri, il cui nome deriva dal fatto che gli acini sono ricoperti da una evidente pruina azzurrognola, che li fa apparire come "affumicati".

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, medio o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.

Italia,

Valle D'Aosta.

Nebbiolo

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Il Nebbiolo è un vitigno autoctono a bacca nera del Piemonte, considerato di pregio e adatto per vini da invecchiamento di alta.

È coltivato soprattutto nelle colline di Langhe e Roero, quindi in alcune zone del Monferrato, Canavese, Astigiano ed infine nel Vercellese-Novarese col nome di Spanna e in Val d’Ossola nell’estremo nord Piemonte con il nome di Prünent.

Ne è autorizzata anche una parziale coltivazione anche in alcune regioni limitrofe del Piemonte, quali Lombardia (in Valtellina, con il nome di Chiavennasca) e in Provincia di Varese (IGT Ronchi Varesini), in Valle D'Aosta (col nome di PicotenerPicotendre o Picotendro), e alcune zone della Sardegna (Luras). È coltivato anche in una piccola zona dell'Umbria, a MArsciano. Viene inoltre utilizzato anche per la vinificazione e l'assemblaggio di alcuni vini in Abruzzo e Basilicata, mentre all'estero esistono alcune coltivazioni in vari paesi, tuttavia con risultati non sempre soddisfacenti.

Altri sinonimi del vitigno possono essere: NebioloPrunentaBrunentaMarchesanaMartesanaMelasca, più altri vitigni cloni denominati LampiaMichetRoséBolla.

Caratteristiche Morfologiche:

Germogliamento: prima decade di aprile.

Fioritura: prima decade di giugno.

Invaiatura: seconda decade di agosto.

Maturazione dell'uva: seconda-terza decade di ottobre.


Italia,

Piemonte,

Sardegna, Lombardia, Umbria,

Abruzzo, Basilicata e Valle D'Aosta.

Nerello Mascalese

Vitigno Nerello Mascalese - SantaMariaLaNave


Il Nerello Mascalese, detto anche Negrello (Niuriddu mascalisi in siciliano) è un vitigno a bacca nera, che cresce prevalentemente sull'Etna, nella città metropolitana di Catania, e nella zona di Torre Faro, frazione del comune di Messina. Vitigno autoctono delle pendici dell'Etna. Viene coltivato tradizionalmente fra i 350 e i 1000 s.l.m. nella forma ad alberello, ma oggi anche a cordone speronato. Il suo nome è dovuto al fatto che da secoli viene coltivato nella zona della Contea di Mascali su dei terreni costituiti, per gran parte, da sabbie vulcaniche.

Italia,

Sicilia,

Calabria.

Syrah

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Il Syrah, o Shiraz, è un vitigno a bacca nera diffuso in tutto il mondo, sebbene sia più storicamente legato all'area europea-mediterranea e del Vicino Oriente Antico. Le sue origini sono controverse, sebbene siano tutti abbastanza concordi che arrivi dalle zone dell'antica Persia (attuale Iran), presso la città di Shiraz, da cui il nome.Una leggenda narra che derivi invece da Syracousai: quando l'imperatore romano Marco Aurelio Probo(III secolo), legato ai territori della Siria e del rilancio della coltivazione della vite, volle importare dei vitigni locali direttamente dall'Egitto (si narra che fosse il vino preferito da Cleopatra) fino alle Gallie. Il vitigno fu piantato anche lungo il tragitto, appunto presso la città siciliana.

Un'ultima ipotesi più tardiva lo dà presente nella Francia meridionale del XIII secolo, nella zona del Tain-L'Hermitage (Rodano-Alpi), ma pur sempre importato dal Vicino Oriente Antico ad opera dei Crociati, in particolare del Cavaliere Templare Henri Gaspard de Sterinberg.

Origine Iran.

Italia: Puglia, Piemonte,

Toscana,

Lazio e Sicilia.

Francia.

Australia.

Stati Uniti

Messico.

Argentina.

Catalanesca

Catalanesca vitigno del Vesuvio dalla tavola al vino

La Catalanesca è un vitigno a bacca bianca, fu importato per la prima volta in Campania nel 1450 dalla Catalogna da Alfonso I d’Aragona, monarca del regno delle Due Sicilie e fu impiantato sulle pendici del Monte Somma, fra Somma Vesuviana e Terzigno. La Catalanesca aveva una certa diffusione fino all’inizio del secolo, ma poco ne è sopravvissuto fino all’epoca post-filossera ed oggi sopravvive solo in piccoli appezzamenti. Si può trovare soprattutto nei Comuni di San Sebastiano, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Somma Vesuviana, Sant’Anastasia e Ottaviano. La Catalanesca è caratterizzata dal grappolo rado, gli acini rotondeggianti e la buccia dorata, spessa e croccante. La Catalanesca è un’uva tardiva, che si vendemmia tra Ottobre e Novembre tanto che una consuetudine antica era quella di lasciare i grappoli sulle vigne fino al periodo natalizio, eliminando man mano gli acini guasti.

Italia,

Campania

Sangiovese



Il Sangiovese è un vitigno Italiano a bacca nera.

È tra i più diffusi (le aree coltivate coprono l'11% della superficie viticola nazionale)

ed è tradizionalmente il vitigno più diffuso in Toscana.

Entra negli uvaggi di centinaia di vini, tra i quali alcuni dei più prestigiosi vini italiani: CarmignanoRosso Piceno SuperioreRosso Conero riservaChianti Chianti ClassicoBrunello di MontalcinoVino Nobile di MontepulcianoMontefalco rossoSangiovese di RomagnaMorellino di Scansano e molti altri meno conosciuti ma altrettanto pregevoli.

Caratteristiche della foglia: Media, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Medio, cilindrico, o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Ovoidali.

Italia,

Toscana,

Marche,

Umbria,

Emilia-Romagna,

Liguria,

Lombardia,

Lazio,

Campania,

Abruzzo,

Molise,

Basilicata,

Calabria,

Sicilia,

Sardegna,

Puglia e

Piemonte

Falanghina

Falanghina | Wine and Grape Guide | Italyabroad.com


La Falanghina è un vitigno a bacca bianca della Campania, dove la sua coltivazione si estende su un’area pari al 5% dell’intera superficie vitata della regione. Le zone a maggiore vocazione sono il Sannio Beneventano, i Campi Flegrei e la zona di Caserta. Il vitigno Falanghina deriva probabilmente da antichi ceppi greco-balcanici e sembra dovere il suo nome al suo portamento espanso, per cui tradizionalmente veniva legata a pali di sostegno detti “falange“, da cui Falanghina, ossia “vite sorretta da pali”. Il vitigno Falanghina era quasi stato abbandonato durante i secoli poi, essendo uno dei vitigno non attaccati dalla fillossera, è stato rivalutato e spesso viene allevato su piede franco.


Italia,

Campania

Greco di Tufo

Divine Llama Vineyards Is One Of The Most Unusual Wineries In North ...


Il Greco di Tufo è un vitigno a bacca bianca italiano, DOCG in Campania.

Come tale è prodotto in otto comuni della provincia di Avellino:

 Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruno Irpino, Santa Paolina e Torrioni.

È uno tra i pochi bianchi in Italia che si presta all'invecchiamento.

Sono previste due denominazioni: il Greco di Tufo Bianco e il Greco di Tufo spumante.

Italia,

Campania

Fiano

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Il Fiano è un vitigno a bacca bianca italiano, che nell'areale Irpina (Avellino - Campania) trova la sua massima espressione regalando una strepitosa DOCG.

Si ritiene che il nome abbia origine da una popolazione proveniente dalle Alpi Apuane, sopraffatta dai Romani e scesa nel II secolo a.C. in Campania. Questi avrebbero portato con sé il vitigno Apuano, mutato in Apiano, poi in Afiano e infine in Fiano. Fin dall'Ottocento è documentato non solo in Irpinia, ma anche in provincia di Caserta, in Basilicata e in Puglia. Si narra che il Fiano sia stato introdotto in Puglia verso la fine del XIII secolo da Carlo II D'Angiò, il quale fece importare 16.000 piante da Cava de' Tirreni verso Manfredonia. È probabile, tuttavia, che fosse presente già da epoche precedenti.

Il Fiano presenta un grappolo di dimensioni piccole o medie e forma piramidale alata. Gli acini sono molto serrati, di medie dimensioni e forma ellittica, con una buccia spessa, dorata e poco pruinosa. Il fiore è globoso e mezzano, mentre le foglie, di grandezza media, possono essere tri o pentalobate, con lobi appena accennati.

Italia,

Campania,

Puglia,

Basilicata,

Sicilia e

Molise.

Nuragus di Cagliari

Nuragus - Vitigni bianchi

Il Nuragus è un vitigno a bacca bianca bianco le cui uve crescono in Sardegna. Il vitigno ha una lunga storia in Sardegna. Questa varietà molto probabilmente è stata introdotta dai Fenici.Oggi si coltiva soprattutto nella parte meridionale dell'isola, tra Cagliari e Oristano, sulla piana del Campidano.

Italia,

Sardegna

Piedirosso

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Il Piedirosso è un vitigno a bacca nera. È tra i più diffusi della Campania, ma viene coltivato anche in Puglia e in Lazio, limitatamente alla provincia di Latina.

Entra negli uvaggi di numerosi vini campani, tra i quali le doc Sannio, Campi Flegreie Vesuvio.

Nelle sue varie zone di coltura questo vitigno assume denominazioni diverse. Oltre a Piedirosso, anche Piede di colombo (Pere 'e palummo in dialetto napoletano) o Strepparossa nella zona di Pozzuoli.

Caratteristiche del vitigno:

Foglia: media, quinquelobata, quasi orbicolare.

Grappolo: medio-grande o grosso, tozzo, con una o due ali ben sviluppate, mediamente spargolo.

Acino: medio-grande o grosso, subsferoide.

Buccia: rosso violaceo intenso, pruinosa, spessa.


Italia,

Campania,

Puglie e Lazio

Cinsault

indefinito


Il Cinsaut o Cinsault è un vitigno a bacca nera, la cui tolleranza al calore e produttività la rendono importante in languedoc-roussillon e nelle ex colonie francesi di Algeria, Libano e Marocco. Viene spesso miscelato con uve come  Grenache e Carignan per aggiungere morbidezza e bouquet.

Ha molti sinonimi, di cui forse il più confuso è la sua vendita come uva da tavola chiamata 'Oeillade', anche se è diversa dalla 'vera' Oeillade che non viene più coltivata. In Sudafrica era conosciuto come "Hermitage", da cui il nome del suo incrocio più famoso Pinotage.Il Cinsaut sembra essere un'antica varietà che potrebbe aver avuto origine nell'Hérault, ma potrebbe anche essere stata portata da commercianti del Meditteraneo orientale.

Francia,

Stati Uniti,

Libano, Sud Africa, Marocco e Tunisia, Cile, Australia e Algeria.

Pinotage

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Pinotage è un vitigno a bacca nera. Si tratta di un incrocio tra Pinot Noir e Cinsaut il ottenuto da Abraham Perold nel 1925, quando egli ricercava all'Università di Stellenbosch in Sudafrica.

Particolarmente adatto alla zona di Stellenbosch, famosa zona vinicola, ebbe gran successo fra i viticoltori grazie alla sua maturità precoce.

Sud Africa

Pinot Nero

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Il Pinot nero è un vitigno a bacca nera. Il termine "pinot" sembra derivare da "pigna", e precisamente"piccola pigna", a significare sia la modesta dimensione del grappolo, che la caratteristica di avere gli acini fitti, appressati, appunto come le squame di una pigna.Tra tutti i vitigni a bacca rossa del mondo è considerato il più nobile ed elegante (l'unico confronto possibile è probabilmente quello con il Nebbiolo), e allo stesso tempo è il più difficile da interpretare, quello che pone l'enologo e il semplice consumatore di fronte alla degustazione forse più complessa. L'origine del Pinot Nero viene posta nella regione francese Borgogna, dove è alla base dei più grandi vini della zona (e tra più famosi del mondo) come Romanée-ContiChambertin e Richebourg. È presente anche nella regione Champagne, soprattutto sulla montagna di Reims, ma il vitigno, col tempo, si è diffuso anche in altre regioni d'Europa, compresa l'Italia, per poi fare la sua comparsa anche fuori dall'Europa, in Oregon e in California.

Caratteristiche della foglia: Media, orbicolare o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, corto o cilindrico.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.

Francia,

Europa e Mondo

Chardonnay

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Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca, internazionale, coltivato in tutte le aree viticole del mondo. Viene utilizzato anche per vini spumanti "metodo classico". Infatti entra negli uvaggi dei più noti spumanti, ad esempio ChampagneTrentodoc e Franciacorta, ma anche negli spumanti prodotti nel Nuovo Mondo (CaliforniaAustralia e Nuova Zelanda).

Lo chardonnay e il Merlot sono, tra i vitigni francesi cosiddetti "internazionali", quelli più coltivati in ogni parte del mondo, anche grazie alla loro elevata adattabilità.

Caratteristiche del vitigno: Ha foglia media, rotonda; il grappolo è di medie dimensioni, piramidale, serrato, scarsamente alato; l'acino è di media grandezza, con buccia mediamente consistente, tenera e di colore giallo dorato.

Francia e Mondo.

Merlot

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Il Merlot è un vitigno a bacca nera, il cui nome deriva dalla particolare predilezione che ha il merlo per le sue bacche; originario della Gironda(Francia), partecipa all'uvaggio di alcuni dei più prestigiosi vini al mondo, quali lo Château Lafite-Rothschild, lo Château Latour e lo Château Margaux. Vinificandolo in purezza si ottengono fra l'altro i rari Château Pétrus e il toscano Masseto. Il merlot e lo chardonnay sono, tra i vitigni francesi cosiddetti "internazionali", quelli più coltivati in ogni parte del mondo, anche grazie alla loro elevata adattabilità.Si parla del Merlot sin dal 1700, ma la prima descrizione dettagliata appartiene al Rendre, nel 1854. Nella maggior parte delle zone vitivinicole del mondo, il Merlot è compagno inseparabile del cabernet sauvignon; i due vitigni si integrano perfettamente: il primo donando al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità.

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Spargolo, medio, piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.

Francia

e Mondo

Cabernet Franc

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Il Cabernet Franc è un vitigno a bacca nera che ha origine nella zona della Gironda, in Francia.

Caratteristiche della foglia: Media o pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: Spargolo, medio o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.

Francia,

e Mondo.

Traminer Aromatico

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Il Traminer aromatico o Termeno aromatico o Gewürztraminer è un vitigno a bacca rosa. È coltivato soprattutto in Trentino-Alto Adige (soprattutto lungo la strada del vino), Friuli-Venezia Giulia e Francia (che ne produce la maggiore quantità) in particolare nella regione dell’Alsazia; ne esistono due tipi: un Traminer aromatico, o rosa, e un Traminer rosso. Il Traminer era ben noto e ben diffuso attorno al XII secolo ma nei secoli successivi perse la sua notorietà. Negli ultimi decenni è stato riscoperto grazie anche al particolare vitigno aromatico.

In Alto Adige viene maggiormente coltivato in Bassa Atesina, cioè tra Termeno e Cortaccia soprattutto a pergola, ma più recentemente a spalliera su terreni argillosi e calcarei.

Caratteristiche della foglia: Media, piccola, corto o pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: Corto.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.

Italia,

Francia,

Stati Uniti,

Austria, Australia e Sud Africa.

Riesling

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Il Riesling Renano è un vitigno a bacca bianca dal quale si ottiene un vino fruttato e di carattere. Originario dell'Austria, si diffuse poi in Alsazia, Italia, Slovenia e Ungheria; oggi viene prodotto in molti luoghi del mondo, incluse l'Argentina e l'Australia.Fra le regioni dove si producono i Riesling più rinomati da citare le vallate tedesche attraversate dai fiumi Reno, Meno, Nahe, Mosella, Saar e Ruwer, ma si menzionano anche la valle del fiume Wachau in Austria mentre in Italia, le valli altoatesine dell'Isarco e dell'Adige.

Germania,

Francia e

Mondo.

Trebbiano Toscano

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Il Trebbiano è un'uva a bacca bianca, uno dei vitigni più coltivati al mondo. Dà buone rese, ma tende a produrre vino indistinto. Può essere fresco e fruttato, ma non si conserva a lungo. Conosciuto anche come Ugni Blanc, ha molti altri nomi che riflettono una famiglia di sottotipi locali, in particolare in Italia e in Francia. La sua elevata acidità lo rende importante nelle produzioni di Cognac e Armagnac.Il vitigno è vigoroso e ad alto rendimento, con lunghi grappoli cilindrici di acini dalla buccia dura che producono un succo giallo acido.

Stati Uniti:

Gli immigrati italiani hanno portato il Trebbiano in California, ma raramente è visto come un vino da tavola monovitigno.

Portogallo:

Come in Bulgaria, anche in Portogallo la varietà è conosciuta come «Thalia».

Bulgaria:

È conosciuta come "Thalia" sia in Bulgaria che in Portogallo.

Argentina:

Come molti vitigni italiani, il Trebbiano è arrivato in Argentina con gli immigrati italiani.

Francia:

L'«Ugni blanc» è il vitigno a bacca bianca più coltivato in Francia, in particolare lungo la costa provenzale, nella Gironda e nella Charente. È conosciuta anche come 'Clairette Ronde', 'Clairette de Vence', 'Queue de Renard' e in Corsica come 'Rossola'.

Con il nome di "St. Émilion", il Trebbiano è importante nella produzione di brandy, essendo il vitigno più comune nel Cognac e nell'Armagnac. Nella zona dell'Armagnac / Côtes de Gascogne è utilizzato anche nel bianco Floc de Gascogne.




Italia,

Francia

Australia e

Mondo

Airén

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La Airén (o anche valdepeñas o forcallat). è una varietà di uva (Vitis vinifera) a bacca bianca usata normalmente per la vinificazione. Questa varietà è originaria della Spagna, dove rappresenta il 30% del totale dei vigneti del paese. Nel 2010 si è calcolato che l'airen era la terza uva con più superficie coltivata al mondo. Nel 2010 c'erano 252.000 ettari. I vigneti di airen hanno poca densità di viti. I vigneti di questo tipo sono diminuiti venendo sostituiti da altri vigneti di uva nera come il Tempranillo.

Spagna,

Mondo.

Malbec

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Il Malbec è una varietà di uva a bacca nera per la produzione di vino rosso. È una delle sei varietà di uva consentite nel Vino di Bordeaux. In Francia, vigneti di Malbec si trovano soprattutto a Cahors, nel sud-ovest del paese, ma ormai il vitigno si può trovare in tutto il mondo, compresa, in particolare, l'Argentina.

La nazione in cui è maggiormente diffuso ed in cui ha trovato il suo terroir ideale è l’Argentina, dove viene chiamato Malbec, mentre in Italia è conosciuto come Malbech, con la “h” finale.

Francia,

Argentina,

Cile,

Australia,

New Zeland,

Brasile e Canada.

Tocai Friulano

Tocai Friulano - Vitigni bianchi

Il Tocai friulano è un vitigno a bacca bianca, largamente coltivato in Friuli-Venezia Giulia e in Slovenia nella Goriška Brda, Kras  e Vipavska dolina. Fino al 2007 era denominato Tocai.Fino agli inizi del terzo millennio con le uve Tocai venivano prodotti e commercializzati numerosi omonimi vini DOC; con l'ingresso dell'Ungheria nell'Unione Europea si è aperto un contenzioso riguardo la denominazione di alcuni vini da essa prodotti, in quanto in questo Stato esisteva il vino Tokaji, prodotto però con uve di altri vitigni.Un accordo del 1993 ha vietato l'utilizzo del nome "Tocai" a partire dal marzo del 2007 per vini prodotti in Italia, in quanto troppo simile a quello della denominazione di origine controllata ungherese del vino Tokaji e all'omonima zona di produzione.La somiglianza è relativa solo ed esclusivamente al nome in quanto il Tocai Friulano ed il Tokaji Ungherese sono completamente diversi come vini per colore, profumo, gusto e come metodi di produzione; il vino Tokaji è prodotto con uve FurmintHárslevelü e Sárgamuskotály e la denominazione di origine identifica vari vini provenienti dalla zona di Tokaj.Dalla vendemmia 2008, non è più consentito utilizzare il nome Tocai nelle etichette.Una soluzione di compromesso è stata trovata definendo i vini italiani a base del vitigno Tocai friulano come Tai in VenetoTocai Friulano in Friuli-Venezia Giulia e Tuchì in Lombardia.

Italia,

Slovenia.

Barbera

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La Barbera è un vitigno a bacca nera autoctono del Piemonte, da cui si producono numerosi vini omonimi a D.O.C.G. e D.O.C..

La più antica attestazione risale al 1249 in un contratto d’affitto conservato presso l’archivio capitolare di Casale Monferrato dove si parla di viti barbesine. In seguito si ritrovano per la prima volta vigneti di Barbera nel 1514 nei catasti di Chieri. Altre tracce risalgono al XVII secolo, nell'archivio del comune di Nizza Monferrato e nei Capitolati di Casale Monferrato, dai quali risulta l’affitto di un terreno con l’impegno di piantare “de bonis vitibus berbexinis”.Giorgio Gallesio, ampelografo del secolo XIX, parla del Barbera nella sua pubblicazione Pomona Italiana, definendola “Vitis Vinifera Montisferratensis”.

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale o pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, grappolo medio o grappolo piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Acini ellissoidali.

Italia,

Piemonte,

Lombardia e Veneto.

Arneis

Arneis - Piemonte Land of Wine

Arneis è un vitigno a bacca bianca piemontese originario del Roero, diffuso oltre che nella regione originaria, anche in Liguria e Sardegna. Le prime citazioni che lo riguardano risalirebbero alla seconda metà del XIX secolo, indicato coi nomi Bianchetta o Nebbiolo Bianco. È il vitigno base per la produzione del noto vino bianco piemontese Roero Arneis DOCG. Pare che il nome derivi dal dialettale cuneese corrispondente ad "arnese" cioè cosucciacarabattolaoggetto da poco; questo perché tradizionalmente era coltivata attorno alle ben più pregiate viti di nebbiolo, nel caso di persone il termine è riferibile a persone scomodeirregolariscontrose, e complessivamente da poco, può esistere un riferimento altresì al nome dell'antico vitigno del bric Arneiso (o Reneiso), situato nella regione del feudo del leggendario signore Crispino di Arneis (in francese detto Crispin d'Arnes) nei pressi di Canale (CN).

Caratteristiche della foglia: Media, cuneiforme, pentagonale, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Medio, cilindrico o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Ellissoidali.


Italia,

Piemonte, Sardegna e Liguria

Zalema

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Lo Zalema è un vitigno a bgacca biancabianco spagnolo, coltivato principalmente a Condado de Huelva. Come vitigno, Zalema produce vini pesanti e corposi.

Spagna.

Xarel-lo

Xarel·lo | enterwine.com

Lo Xarel·lo è un vitigno a bacca bianca di origine spagnola coltivato appositamente in Catalogna. È un incrocio della varietà Finto Brustiano e Hebén. È un vitigno rustico di medio vigore, adattabile ad ogni terreno fino a 400 metri di altitudine, caratterizzato da buona produttività.Lo Xarel·lo è un vitigno di media vigoria, a germogliamento precoce con maturazione media e con una produzione buona e costante. Predilige potature medio lunghe o lunghe. Il grappolo è di grandezza media, molto compatto, con acino rotondo a buccia spessa.

Xarel·lo è una delle tre varietà, insieme a Macabeo e Parellada, utilizzate per fare lo spumante Cava, un vino dal colore giallo paglierino di buona alcolicità e fine aroma.

Lo Xarel-lo, grappolo medio, poco sensibile alle malattie, è un vitigno che ha buona acidità conferendo agli spumanti, nerbo, struttura e persistenza.

Spagna.

Parellada

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Parellada è una varietà di uva a bacca bianca tipica della Catalogna. Con il Macabeu e il Xarel·lo, è una delle varietà tradizionali utilizzate per la produzione del vino spumante Cava, principalmente prodotto in Catalogna. Oltre al suo utilizzo nel Cava, viene utilizzato principalmente per la miscelazione in vini bianchi giovani, anche se vengono utilizzate anche alcune miscele da invecchiamento più raffinate con Chardonnay e Sauvignon. Nel 2004 le piantagioni spagnole ammontavano a 10 000 ettari (25 000 acri).

La sua buona acidità e freschezza rendono i vini prodotti estremamente adatti all'aperitivo. Un primo esempio di questo è l'assenzio Obsello micro distillato che, oltre ad essere prodotto nella stessa regione, utilizza il vino di queste uve nel suo spirito di base.

Spagna.

Vitovska

Viaggio tra i vitigni autoctoni: la vitovska - Gambero Rosso

La Vitovska è un vitigno autoctono a bacca bianca presente in tutta la zona del Carso, sia nel Friuli-Venezia Giulia che nel versante sloveno. Il suo nome sembra provenire dalla località di Vipacco, oggi in Slovenia (Vitovlje), Al di là del confine è conosciuto come Vitovska Gargania, ed è presente in questo areale da tempo immemore. La Vitovska è vitigno di confine, che spesso in passato veniva vinificato in assemblaggio con altre uve, soprattutto con la Malvasia Istriana, ma che sempre più spesso è proposto vinificato da sola, grazie alla tendenza alla riscoperta dei vitigni autoctoni dimenticati e alle qualità enologiche di questa varietà che hanno fatto si che sempre più produttori la propongano vinificata in purezza.

Italia: Friuli Venezia Giulia, Slovenia.

Pecorino

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Il pecorino è un vitigno a bacca bianca impiegato esclusivamente per la vinificazione diffuso nelle Marche, in Abruzzo e, in misura minore, in Lazio e Umbria.

Oltre ad essere utilizzato per la produzione dell'omonimo vino, concorre alla formazione del vino DOCG Offida e di diversi vini DOC fra cui il Falerio dei Colli Ascolani.

Italia,

Marche,

Umbria, Abruzzo e Lazio

Kerner

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Il Kerner è un vitigno semi-aromatico a bacca bianca. Viene coltivato in Germania, Austria, Svizzera e, in Italia, in Alto Adige.

Il vitigno è stato creato nel 1929 in Germania da August Herold incrociando Schiava Grossa (una varietà rossa conosciuta anche come Trollinger) e Riesling. Il nome Kerner deriva da Justinus Kerner, medico e poeta tedesco (ha scritto poesie sul vino) a onore del quale fu dedicato questo vitigno.

Germani, Austria, Svizzera e Italia.

Sauvigno Blanc

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Il Sauvignon (chiamato anche Sauvignon blanc) è un vitigno a bacca bianca, proveniente dalla zona francese di Bordeaux. Il nome deriva dalla parola francese sauvage ("selvaggio"), aggettivo dovuto alle sue origini di pianta autoctona del sud-ovest francese.

Si tratta di uno dei più diffusi vitigni a bacca bianca nel mondo della produzione vitivinicolo, con il quale è possibile produrre vini bianchi freschi con una marcata impronta varietale. Il vitigno Sauvignon blanc, grazie alla sua capacità di adattamento, è coltivato estensivamente in FranciaAustraliaNuova ZelandaSudafricaCalifornia e Sud America, con una piccola quota anche in Italia.

A seconda del clima, le uve Sauvignon possono dare ai vini sentori erbacei o di frutta fresca. In ogni caso, i vini risultanti sono destinati ad un veloce consumo, dato che l'invecchiamento superiore a un anno non dà effetti migliorativi sulle caratteristiche organolettiche nella maggior parte dei casi. Gli abbinamenti migliori lo vedono accompagnato a piatti di pesce e formaggi.

Francia, New Zeland, Australia, Stati Uniti e Italia.

Ribolla Gialla

Ribolla gialla: abbinamenti, storia e vitigni


La Ribolla gialla è un vitigno a bacca bianca autoctono del Friuli-Venezia Giulia, della Slovenia e di Cefalonia, nelle isole Ionie.

E'coltivato fin dall’epoca romana nella sua zona di eccellenza, ossia nelle colline attorno a Rosazzo. In Slovenia e Croazia prende il nome di Rebula, e si ritiene che la sua origine fosse proprio nelle isole meridionali della Dalmazia o più a sud fino a Cefalonia, da cui alcuni ritengono che sia stato importato in Friuli ad opera di mercanti veneziani in epoche più recenti, ossia attorno al 1100. Il suo territorio di eccellenza è comunque la zona collinare tra Udine e Gorizia. Eccellenti risultati dà anche la “Rebula” del Collio Sloveno. Il vitigno Ribolla gialla non si è mai diffuso in pianura, prediligendo terreni asciutti e collinari dove dà origine a vini intensi e strutturati. I grappoli della Ribolla gialla sono di piccole dimensioni, cilindrici-piramidali e mediamente compatti. I loro acini sono medi, leggermente schiacciati ai poli (discoidali), dalla buccia pruinosa, di colore giallo alabastrino. La polpa è di sapore neutro, dolce e un po’astringente. Il germogliamento è tardivo, media la fioritura e l’invaiatura. Esiste anche la varietà Ribolla verde, ma non ha mai avuto molta diffusione. Dalle uve del vitigno Ribolla gialla vinificate in bianco si produce un vino fresco con una acidità sempre vivace, dal gusto delicato e dal caratteristico aroma fruttato.

Italia, Slovenia e Grecia.

Melon de Bourgogne

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Il Melon de Bourgogne è una varietà di uva a bacca bianca coltivata principalmente nella regione francese della Valle della Loira. Viene coltivato anche in Nord America. Come suggerisce il nome, l'uva è originaria della Borgogna e lì veniva coltivata fino alla sua distruzione all'inizio del XVIII secolo. Nei vigneti intorno a Nantes e nella Loira occidentale, tuttavia, il rigido inverno del 1709 distrusse così tante viti che fu necessaria una nuova varietà e fu introdotta l'uva melone. Da allora viene utilizzato esclusivamente nella produzione del vino bianco secco leggero Muscadet, ottenuto interamente dall'uva melone. L'uva è così associata alla sua denominazione che l'uva stessa è spesso conosciuta come Muscadet.

L'analisi del DNA ha rivelato che il Melon de Bourgogne è un incrocio tra Pinot bianco e Gouais blanc.

Francia

Zinfandel

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Lo Zinfandel (noto anche come Primitivo ) è una varietà di uva da vino a bacca nera. La varietà viene coltivata in oltre il 10% dei vigneti della California. L'analisi del DNA ha rivelato che è geneticamente equivalente alle uve croate Crljenak Kaštelanski e Tribidrag , nonché alla varietà Primitivo tradizionalmente coltivata in PugliaItalia, dove fu introdotta nel XVIII secolo, e Kratošija in Montenegro. L'uva arrivò negli Stati Uniti a metà del XIX secolo, dove divenne nota tramite variazioni di un nome applicato a un'uva diversa, probabilmente " Zierfandler " dall'Austria.

Le uve producono tipicamente un vino rosso robusto, anche se, negli Stati Uniti, un vino rosato semidolce (in stile fard) chiamato White Zinfandel ha sei volte le vendite del vino rosso. L'alto contenuto di zucchero dell'uva può essere fermentato fino a livelli di alcol superiori al 15%. 

Il gusto del vino rosso dipende dalla maturazione delle uve da cui è ottenuto. I sapori di frutta a bacca rossa come il lampone predominano nei vini provenienti dalle zone più fresche,  mentre le note di mora , anice e pepe sono più comuni nei vini prodotti nelle zone più calde e nei vini ottenuti dal clone Primitivo a maturazione più precoce.

Stati Uniti, Italia, Croazia.

Negroamaro

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Il Negroamaro (scritto anche negro amaro negramaro) è un vitigno a bacca nera coltivato quasi esclusivamente in Puglia, in modo particolare nel Salento. L'origine del nome secondo alcuni non è altro che la ripetizione della parola nero in due lingue: niger in latino e μαύρο (traslitterato mávro) in greco, da cui il dialettale màru. Secondo altri deriverebbe invece dal colore molto scuro degli acini e dal sapore amaro del vino. È uno dei principali vitigni dell'Italia meridionale.

Italia,

Puglia.

Pinot Grigio

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Il pinot grigio o Pinot gris (ex Tokay Pinot Gris o Tokay d'Alsace), è un vitigno di varietà grigia (gris in francese significa grigio). È prodotto principalmente in ItaliaSloveniaFranciaSvizzera e in Germania (con il nome di RuländerGrauer Mönch o Grauburgunder) . Nel 2022 copriva un'area di produzione nazionale di circa 17.000 ettari.

Il vino prodotto da questo vitigno è di colore ramato, spesso è vinificato in bianco ma se vinificato a contatto con le bucce assume il suo peculiare colore ramato ed è teoricamente meno "dotato" della sua variante bianca o nera.

Francia, Italia, Slovenia, Svizzera e Germania.

Sylvaner

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Sylvaner o Silvaner è un vitigno a bacca bianca, coltivato soprattutto in Alsazia e in Germania, dove il suo nome ufficiale è Grüner Sylvaner (tradotto in italiano, Sylvaner verde).

In Germania è meglio conosciuto come un componente del Liebfraumilch, la cui produzione esplose nel 1970 a scapito della qualità. Ha goduto a lungo di una reputazione migliore in Franconia che in altre regioni vinicole tedesche: le versioni alsaziane sono state infatti principalmente considerate vini più semplici. Nel 2006 è stato incluso tra le varietà che possono essere utilizzate per la produzione del vino Alsace Grand Cru.

Questa dicotomia si spiega con il vigore della vite Sylvaner ed il sapore neutro dell'uva, che può portare a una morbidezza del gusto se le rese non sono ben controllate. D'altra parte, dà una tela bianca per l'espressione di terroir, e in buoni siti con vinificazione qualificati, Sylvaner in grado di produrre vini eleganti. Ha un'elevata acidità, e viene così spesso miscelato con altre varietà come il Riesling o Elbling, ed a volte è trasformato in un vino da dessert.Il Sylvaner viene prodotto anche in Alto Adige, e lo si coltiva principalmente in Val d’Isarco ed è un vino DOC. Una delle sue peculiarità è il suo gusto di minerale e di terra assieme ad aromi.

Germania, Francia.

Bellone

Bellone | Wine and Grape Guide | Italyabroad.com

Il Bellone, o Cacchione, è un vitigno a bacca bianca tipico della zona compresa tra ApriliaAnzio e Nettuno. Da esso scaturisce un vino molto forte spesso usato insieme al trebbiano ed alla malvasia per creare dell'ottimo vino da tavola.

Italia,

Lazio.

Bovale

Bovale e Bovale Grande, due varietà sarde dalla lunga storia. Le ...


Bovale è un nome attribuito a due vitigni da vino italiani che sono conosciuti più comunemente con i loro nomi spagnoli. Il più coltivato è il Bovale Grande (Carignan/Mazuelo) che ha acini più grandi, mentre il Bovale Sardo (Graciano) che ha acini leggermente più piccoli e tende a produrre un vino più austero si trova più raramente. Entrambi si trovano in Sardegna dove vengono utilizzati principalmente per la miscelazione.

Italia,

Sardegna.

Cagnulari

Cagnulari, la varietà rossa del sassarese. Le migliori (ma poche ...

Il Cagnulari o Cagniulari è un vitigno a bacca nera originario della Sardegna.L'origine del vitigno è ancora incerta. Alcuni esperti affermano che sia stato introdotto dai francesi nell'800, più probabile, invece, che si sia diffuso in Sardegna e soprattutto nel sassarese durante la dominazione spagnola.

Nel corso degli ultimi decenni, dopo la scomparsa quasi totale della viticoltura nell'agro di Sassari, il Cagnulari viene coltivato soprattutto nei terreni di Usini, con interessanti realtà dedicate a questo vitigno anche nei comuni di OssiTissiUriIttiri, Sorso, Torralba ed Alghero.Non si può escludere a priori di possibili coltivazioni anche in altre zone della Sardegna. Si ha notizia (da verificare) che esiste qualche pianta nella zona di Selargius, ove viene impropriamente chiamato «Barbera».

Anche ad Atzara, nel nuorese, dovrebbe trovarsi qualche vigneto. In Gallura è conosciuto come Caldareddu.


Italia,

Sardegna.

Carmenère

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Il Carménère è un vitigno a bacca nera di origine bordolese proveniente soprattutto dalla regione vinicola del Médoc. Di colore molto intenso, aggiunge brillantezza, rotondità e carattere quando viene mescolato ad altri vitigni.Il Carménère deriva dalla "Vitis biturica", giunta nel bordolese in epoca romana e proveniente dal porto di Durazzo - Albania (Columella). Dalla Vitis biturica sono stati selezionati, nel bordolese, il Carménère, il Cabernet Franc, il Merlot, il Cabernet Sauvignon, il Malbec, ecc.

Alla fine del XIX secolo è quasi sparito dalla Francia a causa della fillossera ma è tornato in auge alla fine del XX secolo e si è particolarmente diffuso nella Cordigliera delle Ande (soprattutto in Cile e Perù). Viene utilizzato in alcuni vini californiani e viene coltivato nell'Italia settentrionale, tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, dove in passato è stato introdotto perché confuso con il Cabernet franc.

Oggi si trova raramente in Francia, il produttore principale di Carménère è il Cile, con più di 8.800 ettari (2009) coltivati nel Valle Centrale. L'Italia occupa il secondo posto con circa 4.200 ettari, e viene anche coltivato in quantità minori nelle regioni della California e Walla Walla negli Stati Uniti.

Dal 2009 la coltivazione del vitigno Carménère è diventata DOC in Veneto.

Francia,

Stati Uniti,

Cile e Italia.

Vernaccia Nera

Vernaccia Nera | Wine and Grape Guide | Italyabroad.com

Il Vernaccia Nera è un vitigno a bacca nera, di probabile origine marchigiana dove è attualmente diffuso. La foglia è di medie dimensioni, orbicolare, quinquelobata e raramente trilobata; il grappolo è di media grandezza, cilindro-conico; gli acini medio, rotondo o leggermente sub-rotondo, media grossezza e consistenza, di colore nero-violaceo, mediamente pruinosa.

Italia, Marche e Umbria.

Nieddera

Nieddera | Wine and Grape Guide | Italyabroad.com

Il Nieddera (nigra vera, vern. Niedda-era Niedda vera) è un vitigno a bacca nera. È diffuso per la maggior parte in alcune zone della Sardegna, 113 ettari in totale, concentrati per lo più nell'oristanese (circa il 97 % del totale).

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale o pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: Medio o conico.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.

Italia, Sardegna.

Verdicchio

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Il Verdicchio Bianco è un vitigno a bacca bianca coltivato quasi esclusivamente nelle Marche. Si tratta di un vitigno piuttosto eclettico che viene utilizzato per produrre, generalmente in purezza, sia vini freschi e di pronta beva, sia vini molto strutturati e capaci di notevole longevità. È altresì utilizzato per produrre spumanti (sia Metodi Classici, sia Metodo Martinotti) e vini passiti.Il nome verdicchio deriva chiaramente dal colore dell'acino, che mantiene evidenti sfumature di verde anche a piena maturazione.Il vitigno è considerato autoctono delle Marche: le prime testimonianze della sua coltivazione risalgono al XVI secolo.

Italia,

Marche,

Veneto

Lombardia

Emilia-Romagna

Toscana

Lazio

Umbria

Abruzzo

Molise

Puglia

Sardegna

Calabria

Verdejo

Verdejo White Wine Grape Variety Guide | Cellar Tours™

Il Verdejo blanco, o semplicemente Verdejo (ma anche: boto de gallbotón de gallo blancocepa de madrigalgouveloverdal del paísverdeja, verdeja blancaverdejo pálido e verdelho), è un vitigno a bacca bianca della Spagna. Nasce dall'incrocio tra il traminer (o savagnin blanc) e la castellana blanca.Dopo la Riconquista di Toledo, la zona del Duero fu ripopolata da cantabrici, baschi e mozarabi. È probabile che l'uva sia stata portata da Algaida, in Nord Africa. Le prime viti di questa varietà si piantarono in Spagna a Toro e in Terra del Vino e Rueda durante il regno di Alfonso IV di Castiglia tra l'XI e il XII secolo.

Spagna,

Mondo.

Godello

Godello: Variedades Gallegas Blancas. Características y Cultivo. Vinos


Il Godello è una varietà di uva a bacca bianca coltivata nel nord-ovest della Spagna, in particolare in Galizia. Si pensa che il Gouveio che si trova nel nord del Portogallo sia lo stesso vitigno. Le origini della varietà Godello si trovano nella città di Godella (Valencia) dove questa varietà è stata piantata per la prima volta nel 19 ° secolo da un proprietario terriero locale. All'inizio degli anni '20 i vigneti furono trasportati da un commerciante galiziano che portò diversi campioni fino alla Galizia. Il Godello è in grado di produrre vini bianchi pregiati e dà i migliori risultati a Valdeorras, dove le piantagioni sono aumentate dopo essere state in declino in precedenza.

Spagna.

Pedro Jimenez

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Il pedro ximénez (anche conosciuto come PXpedro jiménez o pedro) è una varietà di uva a bacca bianca che cresce in diverse regioni vitivinicole della Spagna. É la principale uva con Denominazione di origine di Montilla-Moriles nella provincia di Cordova. La vite richiede terreni ricchi e piccole potature. James Busby portò da Jerez de la Frontera alcune viti di pedro ximénez in Australia nel 1832 e che piantò a Clarendon. Il Reale giardino botanico di Sydney registrò questa pianta intorno al 1839. Il vino prodotto da questo vitigno è dolce e scuro e viene usato per accompagnare i dessert. Per produrlo si asciuga l'uva al sole, per concentrarne la dolcezza. Questo crea un vino pesante e scuro con aromi di uva passa e melassa, che viene poi reso liquoroso e invecchiato tramite il sistema solera.

La pedro ximénez viene coltivata anche in Australia per fare vini liquorosi simili allo Jerez ma conosciuti col termine australiano apera. Viene spesso usato nella Valle di Swan nell'Australia occidentale per essere mescolata insieme ad altre varietà di uva con muffa nobile per realizzare vino per dolci.

Spagna,

Mondo.

Mouvèdre

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Il Mourvèdre (noto anche come Mataro o Monastrell) è un vitigno a bacca rossa coltivato in molte regioni del mondo, tra cui le regioni francesi del Rodano e della Provenza , le denominaciones de origen (DO) di Valencia e Jumilla e Yecla della Spagna, nonché il Isole Baleari , California e Washington e le regioni australiane dell'Australia Meridionale e del Nuovo Galles del Sud , oltre al Sud Africa. Oltre a produrre vini varietali rossi , Mourvèdre è un componente importante nelle miscele " GSM " ( Grenache , Syrah e Mourvèdre). La varietà viene utilizzata anche per produrre vini liquorosi rosati e porto.

Mourvèdre tende a produrre vini tannici che possono essere ricchi di alcol. Lo stile del vino prodotto dalle uve varia notevolmente a seconda di dove viene prodotto, ma secondo l'esperto di vino Jancis Robinson Mourvèdre i vini hanno spesso selvaggina, o note terrose, con morbidi sapori di frutti rossi. Secondo l'esperto di vino Oz Clarke , il giovane Mourvèdre può sembrare in difetto a causa delle note riducenti, sulfuree e dei sapori "di cortile" che alcuni vini possono esibire prima che quei sapori si addolciscano con l'età. La varietà può essere un'uva difficile da coltivare, preferendo "la faccia sotto il sole caldo e i piedi nell'acqua", il che significa che ha bisogno di un clima molto caldo, un basso rapporto foglie-frutti ma acqua o irrigazione adeguate per produrre prodotti dal sapore intenso. frutto non eccessivamente confetturato o erbaceo. La suscettibilità delle viti a molti rischi viticoli come l'oidio e la peronospora, nonché il fogliame eccessivamente vigoroso, possono presentare ulteriori problemi per i viticoltori.

Spagna,

Francia, Stati Uniti e Australia.

Baratuciat

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Il Baratuciat è un vitigno a bacca bianca. È un'uva ad acino ellittico con la buccia di medio spessore molto pruinosa, di colore giallo/verde, dorato a maturità. Gli acini hanno la polpa poco consistente, succosa e non colorata. È un vitigno precoce e vigoroso. Il grappolo a maturità è medio o medio piccolo, compatto, conico o cilindrico. Il vitigno è autoctono della bassa Val di Susa, ed è stato recentemente riscoperto e valorizzato. I viticoltori locali, nelle zone ove era presente, ne ricordano varianti del nome anche piuttosto distanti, come “Bertacuciàt”, o “Berlu ‘d ciàt”. La prima citazione del Baratuciat si ha nel documento redatto dalla Commissione Ampelografica della Provincia di Torino, anno 1877,dove si segnalava la sua presenza in pochi esemplari esclusivamente nel comune di Villarbasse con il nome di “Berlon ‘d ciat bianco”.

L'etimologia del nome è incerta, ma la denominazione potrebbe derivare dalla particolare forma dell'acino, molto allungato, associato popolarmente alla forma degli escrementi di gatto (in dialetto locale "ciàt") così come accade in zona per altre varietà di vite (Berla grossa, Berla ‘d crava).

Il vitigno non rientra attualmente nella Denominazione di Origine "Val Susa" (DOC), peraltro sono in corso iniziative da parte di alcuni produttori in tal senso. Attualmente viene vinificato in purezza o insieme ad altri vitigni bianchi (ad esempio Chardonnay).

Italia,

Piemonte.

Coda di Volpe

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La Coda di Volpe (denominato anche Caprettone nella zona del Vesuvio) è un vitigno sia a bacca bianca che a bacca nera, già diffuso nell'antica Roma. La più antica citazione del vitigno risale a Plinio il Vecchio, che parla di «caudas vulpium» nel libro XIV della sua Naturalis Historia. Le viti erano coltivate alle falde del Vesuvio, in particolar modo nella zona di Trecase e Boscotrecase, dalle famiglie benestanti dell'epoca tra cui gli Izzo, detentori di numerosi certificati di eccellenza e qualità. Il nome del vitigno deriva dalla forma curva della piega apicale del grappolo, simile alla coda della volpe.

In passato la coda di volpe, sia a bacca bianca che a bacca nera, era molto diffusa in Irpinia.

Italia,

Campania.

Zibibbo

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Lo zibibbo è un vitigno a bacca bianca (chiamato anche moscato d'Alessandria) e il vino dolce che se ne ottiene. La parola "zibibbo" deriva dalla parola araba zabīb (زبيب) che vuol dire "uvetta" o "uva passita". La parola è impropriamente utilizzata per indicare un vino (come il Moscatellone) e uve come Salamonica e Salamanna. Una grande produzione di zibibbo era presente in antichità araba a Taìfa.

Il 26 novembre 2014 a Parigi l'UNESCO ha dichiarato la pratica agricola della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, patrimonio dell'umanità.Il moscato d'Alessandria era originario dell'Egitto, ed è stato introdotto per opera degli arabi come "zibibbo" a Pantelleria, dove tuttora ne viene coltivata la quasi totalità della produzione nazionale. In Sicilia era coltivata dagli arabi. Di origine araba sono anche i caratteristici terrazzamenti dell'isola in cui viene coltivato il vitigno. Oggi lo Zibibbo viene coltivato con una coltura moderna "cordone speronato" in Sicilia e con particolare successo nella zona tra Erice e Mazara del Vallo, le cui uve producono un vino secco di grande pregio, ideale per abbinamenti con ostriche e pesci dalla carne bianca come saraghi, orate, ecc. Dall'uva Zibibbo si ricava non solo il vino Zibibbo IGT, ma anche DOC come il moscato di Pantelleria e l'Erice vendemmia tardiva Zibibbo.

Egitto,

Italia,

Sicilia,

Calabria

Timorasso

Vini Vigneti Massa Online

Il Timorasso è un vitigno a bacca bianca.

Rustico e vigoroso è autoctono dell'alessandrino ed in particolare delle colline del tortonese ed in alcune zone del novese.

Italia,

Piemonte.

Tintilia

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La Tintilia è un vitigno a bacca nera autoctono del Molise, per secoli considerato dalla popolazione locale il vitigno di eccellenza qualitativa. Se ne è rischiata la scomparsa in seguito all'introduzione di vitigni più produttivi, finché a salvarlo fu l'agronomo dottor Giuseppe Mogavero (Chieti 1937- Campobasso 2015), assessore regionale ed esperto enologo che, nella propria azienda vinicola fondata nel 1975 a Petrella Tifernina, riprese la coltivazione del vitigno autoctono Tintilia del Molise tanto da esserne considerato lo scopritore, ottenendone inoltre la certificazione di origine controllata nel 2011.

Per molto tempo la Tintilia è stato considerato un parente del Bovale Grande oppure un vitigno di origine spagnola (l'etimo è di chiara origine spagnola, dove tinto indica il rosso intenso dell'uva e del vino che ne deriva). Oggi, a seguito di una ricerca dell'Università del Molise, si escludono parentele con altri vitigni.

Italia,

Molise.

Susumaniello

IL SUSUMANIELLO, STORIA DI UN VITIGNO CHE HA RISCHIATO DI SPARIRE - Il  Nomade di Vino

Il Susumaniello è un vitigno a bacca nera prodotto prevalentemente nel Salento, nella provincia di Brindisi.

Il grappolo ha dimensione media, con acini di colore nero-bluastro. I vini che si ottengono appaiono di color rosso rubino con dei riflessi spesso rosso porpora. All'olfatto è possibile percepire note fruttate, di prugna, frutti di boscoconfettura di frutta rossa; molto piacevoli sono anche le fragranze speziate che ricordano il pepe la liquirizia e la vaniglia.

È conosciuto anche con alcuni sinonimi, quali Somarello neroZuzomanielloCozzomaniello.

Italia,

Puglia.

Schiava

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Col termine Schiava ci si riferisce ad un gruppo di vitigni a bacca nera, coltivati in Italia principalmente in Alto Adige, ma anche in Trentino e nelle province di Verona, Brescia, Bergamo e Como. Le varietà più diffuse appartenenti a questo gruppo sono Schiava Grossa (in Germania Trollinger)Schiava Gentile e Schiava Grigia. Altri nomi con cui è noto questo vitigno sono MattaMergellanaMontorfana e Botascera. Caratteristico di un vino Schiava è l'aroma pronunciato di frutta e/o mandorla.

Italia,

Trentino,

Lombardia e Veneto.

Palomino Fino

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Il palomino o listán, è un vitigno a bacca bianca spagnola con cui si producono i vini di jerez e manzanilla. È una varietà a germinazione e maturazione tardiva. Ha una buona produttività. È sensibile all'oidio e alla botrite. Allo stesso modo, è molto resistente alla siccità. I grappoli sono grandi e a forma di piramide. Le uve sono sferiche sebbene irregolari, di medie dimensioni e di colore giallo-verde. Il suo tronco contorto e tortuoso ha una corteccia spessa e ruvida che si stacca in strisce longitudinali. I rami giovani, o sarmenti, sono flessibili e molto ispessiti ai nodi; si alternando su di essi le foglie, grandi, palmate e molto lobate e allo stesso tempo dentellate. I viticci escono di fronte alle foglie, si arricciano e si induriscono non appena trovano supporto.

Spagna,

Mondo.

Malvasia

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Malvasia è un termine con il quale vengono indicati numerosi vitigni, per cui è anche appropriato parlare di Malvasie. Alcuni di questi si differenziano notevolmente tra loro per morfologia delle piante, coloresapore e composizione biochimica del frutto, precocità di maturazione, produttività e attitudine alla vinificazione.

Grecia,

Mondo.

Freisa

Coniugata da sempre al femminile, la Freisa attrae schiere di estimatori.  Le migliori etichette in commercio - Slowine

Il Freisa è un vitigno a bacca nera del Piemonte. Le prime notizie sulla Freisa risalgono al XVI secolo, quando veniva menzionato come Fresearum nei tariffari doganali del comune di Pancalieri. Era considerato uno dei vitigni più diffusi del Piemonte anche grazie alla sua rusticità ed alla resistenza alla siccità estiva.

Caratteristiche della foglia: Media, piccola, cuneiforme o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Spargolo, medio o cilindrico.

Caratteristiche dell'acino: Ovoidali.

Italia,

Piemonte.

Grignolino

Vitigno Grignolino - Vignaioli Piemontesi

Il Grignolino è un vitigno a bacca nera italiano.

Coltivato essenzialmente nelle zone di Asti e del Monferrato Casalese ed in parte in aree marginali delle Langhe fornisce uve a bacca rossa. Mescolato con uve Freisa e Barbera fornisce vini dal colore più intenso.

Caratteristiche della foglia: Media, grande, pentagonale, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, medio o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Ellissoidali.

Italia,

Piemonte.

Bonarda

Bonarda - Piemonte Land of Wine

La Bonarda (fino a un'epoca recente anche detta "bonarda piemontese" o "bonarda novarese") è un vitigno a bacca nera.

Caratteristiche della foglia: Media, cuneiforme, pentagonale, intera, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Spargolo o medio.

Caratteristiche dell'acino: Ellissoidali.

Italia,

Piemonte,

Lombardia, Emilia- Romagna.

Croatina

Croatina | Bricco dei Roncotti

La croatina è un vitigno autoctono a bacca nera, presente soprattutto nell'Oltrepò Pavese e nel Piacentino, in misura minore in Piemonte e in Veneto. Il vino prodotto con questa uva ha un contenuto di polifenoli, in particolare tannini, molto elevato.

Dall'uva della Croatina in purezza si ottengono vini beverini, ovvero a pronta beva, come la DOC Bonarda dell'Oltrepò Pavese nella versione ferma e vivace.

Unendo la Croatina ad uve provenienti da altri vitigni (Barbera, Uva Rara), si ottengono vini quali la DOC Gutturnio nelle varie tipologie, il Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese o la DOC Rosso Oltrepò Riserva.

Caratteristiche della foglia: Media, piccola, cuneiforme, pentagonale, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, lungo o conico.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali.

Italia,

Emilia-Romagna,

Lombardia,

Piemonte,

Sardegna e Veneto.

Albillo

indefinito

L'Albillo o Albillo Real è un vitigno a bacca bianca spagnolo piantato principalmente nella regione della Ribera del Duero, ma anche a MadridÁvila e Galizia. L'uva ha sapori per lo più neutri con un leggero aroma di profumo. Ha un alto indice glicerolo che conferisce morbidezza ai vini. A volte viene aggiunto ai vini rossi della Ribera del Duero per aggiungere aromi. Gli acini sono di media grandezza, di forma rotonda e di colore dorato. I grappoli sono generalmente piccoli e compatti. È una varietà a maturazione precoce e nella Spagna centrale viene solitamente raccolta a metà agosto. È una varietà autorizzata nella regione della Ribera del Duero e una delle principali varietà della DOP Vinos de Madrid.

Spagna.

Macabeo

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Il Macabeo o Viura è un vitigno a bacca bianca spagnolo e francese. Si usa nella produzione di vino bianco nella regione di La Rioja, per la Rueda e la Cava in Catalogna. In Francia è coltivato nella regione di Linguadoca-Rossiglione.

Spagna, Francia

Tinta de Toro

Uva Tinta de Toro

La Tinta de Toro è una varietà spagnola di uva da vino rosso, autoctona del territorio della denominazione di origine "Toro".​

Si tratta di un tipo di uva Tempranillo, coltivata principalmente nella regione di Toro (Zamora). Sebbene questa classificazione sia contestata da alcuni viticoltori, lo studio del DNA effettuato nel 2000 dall'Istituto di Ricerca Agricola e Alimentare di Madrid (iMiDRA) ("Caratterizzazione della Banca del Germoplasma di Vite di "El Encín""), ha stabilito in modo incontrovertibile che la "Tinta de Toro" è geneticamente uva Tempranillo.​ Si tratta di un "vitigno nobile" proveniente dalla Spagna, È molto fine e molto aromatico, il che garantisce vini di alta qualità e un lungo invecchiamento, grazie al suo basso livello ossidativo. Il suo sapore è molto fruttato e ha un caratteristico colore rubino, che si nota soprattutto nei vini giovani. Il suo nome varia a seconda della zona in cui si sviluppa, motivo per cui è conosciuto anche come sinonimo di "Tempranillo" o "Tinta fino".

Spagna,

Castilla y Lèon.

Zalema

Zalema

Zalema è un vitigno a bacca bianca spagnolo piantato principalmente nel Condado de Huelva. Come vitigno, Zalema produce vini pesanti e corposi.

Spagna.

Parellada

Tutte le immagini

Parellada è una varietà di uva a bacca bianca tipica della Catalogna. Con il Macabeu e il Xarel·lo, è una delle varietà tradizionali utilizzate per la produzione del vino spumante Cava, principalmente prodotto in Catalogna. Oltre al suo utilizzo nel Cava, viene utilizzato principalmente per la miscelazione in vini bianchi giovani, anche se vengono utilizzate anche alcune miscele da invecchiamento più raffinate con Chardonnay e Sauvignon.

La sua buona acidità e freschezza rendono i vini prodotti estremamente adatti all'aperitivo. Un primo esempio di questo è l'assenzio Obsello micro distillato che, oltre ad essere prodotto nella stessa regione, utilizza il vino di queste uve nel suo spirito di base.

Spagna.

Trepat

La uva Trepat, símbolo de la D.O. Conca de Barberà - Suviller

Il Trepat è un vitigno a bacca nera catalano che viene coltivato principalmente nella Conca de Barberà e nella Costers del Segre Denominación de Origen (DO) della Catalogna. Gli ampelografi ritengono che l'uva sia probabilmente originaria della penisola iberica nord-orientale. Oggi ci sono circa 1.500 ettari (3.700 acri) della varietà, utilizzata principalmente per il rosato leggero. 

Spagna.

Monastrell



Il Monastrell (conosciuto come Mourvèdre in Francia) è un vitigno a bacca nera originario della Spagna, dove attualmente viene coltivato in tutto il paese. Diffuso anche nel sud della Francia, soprattutto in Provenza, dove nella zona di Bandol dà vita a vini rossi tannici e ai famosi rosati, conosciuti in tutto il mondo, ma anche nella Valle del Rodano meridionale, dove rientra negli uvaggi dei vini della Côtes du Rhône e del Chateauneuf-du-Pape. Si trova anche in California e nell’Australia meridionale. Una caratteristica tipica del Monastrell (Mourvèdre) sono l’intensa profumazione, fruttata e speziata, così come i suoi forti tannini e per questo motivo è un’uva particolarmente adatta agli assemblaggi. Il più famoso di questi è il GSM (GrenacheSyrahMourvedre) nel quale si combina con la vivacità della Grenache e la struttura e gli aromi speziati dello Syrah. In Spagna, il Monastrell (Mourvèdre) un tempo rappresentava la seconda varietà di uva a bacca nera più coltivata dopo la Garnacha, ma più recentemente ha ceduto il passo ad uve come il Tempranillo e il Cabernet Sauvignon. Lo troviamo in particolare nelle denominazioni di origine della Murcia (BullasJumilla e Yecla) nella zona di Valencia ed Alicante e in Catalogna.

Il Monastrell (Mourvèdre) ha grappoli compatti, di forma conica e con una piccola ala. Gli acini sono piccoli e dalla buccia spessa, cosa che garantisce resistenza alle piogge autunnali e ai suoi vini colore intenso ed elevata tannicità. La sua germogliazione e maturazione tardiva contribuisce a renderlo adatto ai climi più caldi e secchi, sufficientemente ventosi per proteggerlo dai rischi dell’oidio e della peronospora. E’ una varietà vigorosa, il cui fogliame abbondante può ombreggiare i grappoli e pertanto richiede al viticoltore grande impegno per la gestione della chioma.

Spagna,

Francia

Australia

California

Sud Africa

Argentina.

Chenin Blanc

Chenin blanc - Wikipedia

Lo Chenin blanc (conosciuto anche col nome Pineau de la Loire) è un vitigno francese a bacca bianca dalla Valle della Loira in Francia. Lo Chenin può produrre vini molto blandi e neutri se non si controlla il vigore naturale della vite. Al di fuori della Loira, si trova nella maggior parte delle regioni vinicole del Nuovo Mondo; è la varietà più diffusa in Sud Africa, dove storicamente era anche conosciuta come Steen.

Francia,

Argentina,

Stati Uniti, Australia,

Sud Africa, Nuova Zelanda,

Cile.

Alicante

Vitigno e barbatella Alicante Bouschet: tutti i segreti - Vivai Rauscedo

L'Alicante è un vitigno a bacca nera.

È considerato originario e diffuso dalla Spagna, coltivato anche in alcune regioni dell'Italia meridionale, nella Maremma grossetana e nella provincia di Savona dove prende il nome di Granaccia. In Spagna è conosciuto col nome di Garnacha, in Francia è Alicante o Grenache.

Caratteristiche della foglia: Media, orbicolare o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Medio o conico.

Caratteristiche dell'acino: Media

Spagna,

Italia e Francia.

Albarossa

Vitigno e barbatella Albarossa: tutti i segreti - Vivai Rauscedo

L'Albarossa è un vitigno rosso italiano creato nella regione vinicola veneta nel 1938 dall'allevatore Giovanni Dalmasso presso l' Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano. Dalmasso inizialmente pensava di aver creato l'uva da un incrocio di Nebbiolo e Barbera , ma il profilo del DNA nel 2009 ha confermato che il vitigno "Nebbiolo" utilizzato non era affatto Nebbiolo ma piuttosto un antichissimo vitigno francese dell'Ardèche , Chatus. La confusione derivava da un sinonimo di Chatus, Nebbiolo di Dronero (Nebbiolo di Dronero , un piccolo comune della regione vinicola piemontese dove si coltiva il Nebbiolo ma a quanto pare lo era anche Chatus). 

Italia,

Piemonte,

Liguria.

Perricone

Perricone - Wikipedia

Il Perricone - noto anche come Perricone nero o Pignatello - è un vitigno autoctono della Sicilia a bacca rossa, utilizzato per produrre vini DOC come il Marsala, il Contea di Sclafani, il Delia Nivolelli, e il Monreale. Particolarmente diffuso nel 1800 durante il periodo pre-fillosserico, oggi è coltivato non in grandi quantità, in diverse zone della Sicilia, in particolare nelle province di Trapani e Palermo e, in misura minoritaria, anche Agrigento e Messina.

Italia,

Sicilia.

Marzemino

Beviamo l'eccellente Marzemino, ma lasciamo stare Mozart (che non c'entra  niente) - Slowine

Il Marzemino è un vitigno autoctono italiano a bacca blu-nerastra con abbondante deposito di pruina.

Comparso in Italia intorno al XV secolo nelle aree di Bergamo e Padova e diffuso anche in Friuli, è oggi particolarmente coltivato in Trentino (varietà Marzemino Gentile) nelle zone di Isera e Volano. I grappoli presentano dimensioni medio grandi e raggiungono la piena maturazione tra la fine settembre ed primi di ottobre.

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, lungo, cilindrico o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Italia,

Veneto,

Trentino Alto Adige,

Lombardia, Emilia- Romagna,

Cortese

Cortese - Piemonte on wine

Il Cortese è un vitigno a bacca bianca italiano coltivato prevalentemente nelle regioni sud-orientali del Piemonte nelle province di Alessandria e Asti . È l'uva principale dei vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) di Cortese dell'Alto Monferrato e Colli Tortonesi nonché del vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) di Cortese di Gavi . Importanti impianti di Cortese si trovano anche nella regione lombarda dell'Oltrepò Pavese e negli assemblaggi bianchi DOC della regione vinicola veneta del Bianco di Custoza. Il Cortese ha una lunga storia nella viticoltura italiana con documentazione scritta che nomina l'uva tra le piantagioni di un vigneto piemontese già nel 1659. La moderata acidità e i sapori leggeri dell'uva ne hanno fatto uno dei preferiti dai ristoranti della vicina Genova come vino in abbinamento con il frutti di mare locali pescati al largo della costa ligure.

Italia,

Piemonte.

Bombino Bianco

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Il Bombino bianco è un vitigno a bacca bianca italiano. È uno dei vitigni più antichi e più diffusi nel centrosud, in particolare in Puglia, dove la sua uva costituisce materia prima per eccellenti vini quali il Castel del Monte Bombino Bianco, il Castel del Monte Bombino Bianco frizzante, il San Severo Bianco, il San Severo Bianco frizzante e il Cacc'e mmitte di Lucera.

Antica la presenza in LazioMarche e Abruzzo, in quest'ultima regione però veniva erroneamente chiamato ed associato al Trebbiano Abruzzese, varietà da cui si ottiene l'omonimo vino bianco Trebbiano d'Abruzzo. Il Legislatore nella prima stesura del disciplinare di produzione del "Trebbiano d'Abruzzo" ha associato il Bombino Bianco al Trebbiano Abruzzese rendendo il vino "Trebbiano d'Abruzzo" fatto esclusivamente di uve Bombino Bianco o in miscela con il Trebbiano Toscano; il Disciplinare di Produzione relativo ad una delle maggiori DOC Abruzzesi è stato modificato successivamente in corrispondenza della riscoperta dei primi cloni di vite di Trebbiano Abruzzese, quindi è stato possibile inserire anche quest'ultima varietà come idonea ala produzione del "Trebbiano d'Abruzzo". L'elevata produttività unita all'ottima qualità del prodotto da vino hanno contribuito alla sua diffusione nelle regioni del nord e in Emilia-Romagna, dove viene anche denominato Pagadebit e Straccia Cambiale, con riferimento alla sua convenienza e al reddito che i viticoltori riescono ad ottenere.

Italia,

Puglia,

Lazio,

Marche,

Abruzzo,

Emila-Romagna

Bosco

Vitigno Bosco - Vignaioli Piemontesi

Il Bosco è un vitigno a bacca bianca autoctono ligure, coltivato soprattutto nella Riviera di Levante, in particolare nelle Cinque Terre. Produce un vino di media struttura e alcolicità, di colore giallo paglierino e profumi intensi e caratteristici.

Si può trovare nella DOC Cinque Terre, in percentuale minima del 40%.

Italia,

Liguria.

Canaiolo Nero

Canaiolo: origini, caratteristiche e abbinamenti


Il Cannaiolo (conosciuto anche come Canaiolo Nero) è un vitigno a bacca nera diffuso soprattutto nell'Italia centrale. Dal punto di vista morfologico, la pianta è caratterizzata da una foglia non molto grande, quasi sempre a 5 lobi, di colore scuro e opaco; il grappolo non è molto grande, con forma tozza ed acini rotondi con buccia blu tendente al viola.

Caratteristiche della foglia: Media, piccola, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Spargolo, medio, cilindrico o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Italia.

Pelaverga

I Vitigni delle Langhe: Pelaverga | Langhe.net


Pelaverga è il nome di un vitigno autoctono a bacca nera piemontese, principalmente coltivato nella provincia di Cuneo. A seconda della zona di coltivazione, assume nomi e caratteri ampelografici differenti, da cui si ricavano alcuni vini rossi DOC piemontesi:

Pelaverga Piccolo, chiamato così per le dimensioni delle bacche più ridotte e coltivato in un'area molto ristretta, di soli tre comuni: VerdunoLa Morra e Roddi, e dal quale si ricava il Verduno Pelaverga.

Pelaverga Saluzzese, presente in una vasta area geografica che comprende i dintorni di SaluzzoPagno e la Valle Bronda, dal quale si ricavano i vini Colline Saluzzesi Pelaverga.

Cari o Pelaverga, coltivato in alcuni comuni a ridosso delle colline torinesi, da cui si ottiene il Collina Torinese Cari.


Italia,

Piemonte.

Carricante

Carricante – Kobrand Wine & Spirits

Il Carricante è un vitigno a bacca bianca autoctono della Siciliain Italia. Questo vitigno a maturazione tardiva è la principale varietà utilizzata nella DOC Etna. Di solito si trova in blend con Catarratto e Minella bianca. Come vino varietale, il Carricante produce un vino bianco fresco, giallo paglierino e leggermente profumato. Il nome Carricante deriva dall'italiano caricare, in riferimento alle abbondanti rese della varietà. Non è imparentato con la varietà Nocera, che a volte viene chiamata Carricante nero. Il Carricante è coltivato ad altitudini elevate sull'Etna rispetto ad altre uve, crescendo a circa 950 metri sul livello del mare sui versanti orientali e a 1.050 metri sui versanti meridionali. I vini che se ne ricavano tendono ad avere un'acidità totale elevata con un pH basso e sono tradizionalmente soggetti alla fermentazione malolattica.

Italia,

Sicilia.

Catarratto

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Il catarratto è un vitigno a bacca bianca siciliano, diffuso prevalentemente nel Libero consorzio comunale di Trapani. È caratterizzato da un contenuto in acidi ferulici al di sopra dei 10 mg/kg di uva.

Italia,

Sicilia.

Cesanese

Uva Cesanese - Ass. Nazionale Le Donne del Vino

Il Cesanese è un vitigno autoctono italiano a bacca nera originario del Lazio

È un'uva antica e pregiata che si sta distinguendo sul panorama vinicolo regionale e nazionale Il vitigno Cesanese comune è uno dei vitigni locali a bacca nera presenti principalmente nelle regioni LazioIl vitigno è medio tardivo, caratterizzato da una buccia spessa e pruinosa.

Italia,

Lazio.

Ciliegiolo

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Il Ciliegiolo è un vitigno a bacca nera originario della zona centrale della Toscana, ma oggi coltivato anche in altre regioni d'Italia (MarcheUmbriaLiguriaAbruzzoLazioPuglia).

Deve il suo nome al colore della bacca e ad uno degli aromi primari del vino rosso che se ne ricava, che richiama la ciliegia. Attualmente vi sono circa 5 000 ettari di vigne coltivate a Ciliegiolo, ma sono in forte diminuzione.

Il vino prodotto dall'uva Ciliegiolo veniva spesso usato in passato per tagli con altri vini, tra cui anche il Sangiovese, a cui donava una maggior alcolicità, morbidezza e freschezza di profumi fruttati. Inoltre può essere vinificato in bianco o rosato per produrre vini molto freschi e profumati, oppure può dare ottimi vini passiti. Ad oggi viene vinificato in purezza solamente nelle seguenti DOC: Maremma Toscana Ciliegiolo, Golfo del Tigullio CiliegioloVal di Cornia CiliegioloRosso Orvietano CiliegioloControguerra Ciliegiolo.

Caratteristiche della foglia: Media, grande, pentagonale, pentalobata o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, medio, cilindrico o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Italia,

Toscana,

Marche,

Umbria,

Liguria,

Abruzzo,

Lazio e Puglia.

Clairette Blanche

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La Clairette blanche è un vitigno a bacca bianca, coltivato nelle regioni vinicole della Provenza, del Rodano e della Languedoc in Francia. La Clairette blanche è stata spesso utilizzata per fare il vermouth, a cui è adatta in quanto produce vini ad alto contenuto alcolico e a bassa acidità, e quindi produce vini che a volte vengono descritti come "flaccidi" e che tendono ad ossidarsi facilmente. Questi problemi sono stati talvolta parzialmente superati miscelandolo con varietà ad alta acidità come il Piquepoul blanc. È ammesso in molte denominazioni del Rodano meridionale, della Provenza e della Linguadoca. I vini bianchi Clairette de Bellegarde e Clairette du Languedoc sono prodotti interamente con Clairette blanche, mentre lo spumante Clairette de Die può contenere anche Muscat Blanc à Petits Grains. La Clairette blanche è spesso utilizzata nel Vin de pays bianco miscelato della Linguadoca.

È anche uno dei tredici vitigni ammessi nella denominazione Châteauneuf-du-Pape. Con il 2,5% dei vigneti della denominazione piantati a Clairette blanche nel 2004, è la varietà bianca più diffusa a Châteauneuf-du-Pape, leggermente davanti al Grenache blanc. Al di fuori della Francia viene coltivato anche in Sud Africa per lo spumante, Australia e Sardegna.

Francia,

Sud-Africa,

Australia,

Italia.

Cococciola

Grape variety and grafted vine plant Cococciola: all the secrets - Vivai  Rauscedo

La Cococciola è un vitigno a bacca bianca italiano che è uno dei pochi vitigni italiani ad aumentare il numero di impianti alla fine del XX secolo, in un momento in cui le misure per combattere la percepita eccedenza di vino in Europa e il declino generale della viticoltura vedevano il numero di molte varietà diminuiscono. Oggi la Cococciola è una varietà ammessa nella Denominazione di Origine Controllata (DOC) del Trebbiano d'Abruzzo della regione Abruzzo dell'Italia centrale (Ari, Vacri e Rocca San Giovanni).

Italia,

Abruzzo.

Colombard

Colombard - Wikipedia

Il Colombard (noto anche come Colombard francese nel Nord America) è un vitigno a bacca bianca francese che potrebbe essere il discendente di Chenin blanc e Gouais blanc.  Ciò rende l'uva la sorella dell'Armagnac Meslier -Saint-François e dell'uva Cognac quasi estinta Balzac blanc.

In Francia , veniva tradizionalmente coltivato nelle Charentes e nella Guascogna per essere distillato rispettivamente in Cognac e Armagnac. Oggi è ancora tra i vitigni bianchi ammessi nel vino di Bordeaux,  e in Guascogna per i Vins de Pays Côtes de Gascogne e il bianco Floc de Gascogne. Il vino è noto per i suoi sapori distintivi di Guava. Le vecchie uve di vite vengono pigiate da alcuni produttori della California settentrionale e trasformate in un vino bianco fruttato dal carattere interessante sia nella versione secca che dolce. Quest'uva viene coltivata principalmente in California per fornire la spina dorsale, grazie al suo carattere acido naturale, alle miscele bianche di " jug wine ". Inoltre, è ampiamente coltivato in Sud Africa , dove è conosciuto come Colombar, e, in misura minore, in Australia e Israele.

Francia,

California,

Sud Africa, Australia e Israele.

Corvinone

Vitigno e barbatella Corvinone: tutti i segreti - Vivai Rauscedo

Il Corvinone è un vitigno a bacca nera autoctono del territorio di Verona ed è impiegato in modo complementare e facoltativo (nella misura massima del 50% in sostituzione della Corvina) nell'uvaggio dei vini prodotti nella zona della Valpolicella tra i quali il più famoso Amarone della Valpolicella. In passato confuso con la più celebre Corvina, il Corvinone ha ottenuto una sua indipendenza solo di recente rendendo ormai desueto il termine generalistico Corvine.

Caratteristiche della foglia: Grande, pentagonale o pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: compatto, lungo o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Buccia pruinosa e di colore blu-nera.

Italia,

Veneto.

Corvina

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Il Corvina è un vitigno a bacca nera autoctono del territorio di Verona e base fondamentale per i vini della Valpolicella tra i quali il più famoso Amarone della Valpolicella. Nella composizione degli uvaggi può essere presente nella misura dal 45% al 95%. È possibile produrre anche dei vini utilizzando come uvaggio la sola Corvina Veronese, e questi non rientrano più nel disciplinare del Valpolicella ma sono degli IGT. L'uva può essere vinificata sia fresca che passita.

Italia,

Veneto.

Colorino

Vitigno e barbatella Colorino: tutti i segreti - Vivai Rauscedo


Il Colorino è un vitigno a bacca nera italiano coltivato principalmente in Toscana. L'uva è nota per la sua colorazione scura profonda e viene utilizzata principalmente come colorante nelle miscele rosse. Nella storia del Chianti ha avuto un ruolo minore, soprattutto per la sua affinità e utilizzo con la tecnica di vinificazione del governo. Come il Canaiolo, il Colorino non marcisce facilmente durante il parziale appassimento per essere poi aggiunto al mosto in fermentazione. Tuttavia, l'uva non ha fornito lo stesso livello di frutto e di effetto ammorbidente del Canaiolo ed è caduta in disgrazia. Alla fine degli anni '80, ci fu un aumento di interesse per questa varietà tra i viticoltori toscani che videro in questo vitigno locale una somiglianza con il ruolo che il Petit Verdot gioca negli assemblaggi bordolesi. Colorino è stato piantato e utilizzato per aggiungere colori più scuri e struttura dai composti fenolici nella buccia spessa dell'uva senza gli aromi prepotenti che il Cabernet Sauvignon poteva aggiungere. Questo entusiasmo fu di breve durata e all'inizio del 21° secolo Colorino tornò ancora una volta ad un ruolo minore nei vini toscani.

Italia,

Toscana.

Garganega

La Garganega è un vitigno a bacca bianca. Il più importante delle province di Verona e Vicenza, la varietà che domina le colline della DOC Soave. Non possiede una aromaticità spiccata, ma un piccolo patrimonio di profumi di cui la mandorla e i fiori bianchi sono i più nitidi; ha uno sviluppo biologico molto lungo, tanto da giungere a maturazione in ottobre; ha una buccia dura e particolarmente gialla (quasi rosa) quando è matura. Non ha un'acidità preponderante, ma piuttosto un equilibrio di estratti e zuccheri. Recenti studi sul DNA del Garganega, hanno verificato le forti analogie, e per un clone anche l'assoluta identicità, con il profilo genetico della varietà Grecanico dorato e con la Malvasia de Manresa, un vitigno spagnolo quasi estinto.

Italia,

Veneto,

Lombardia,

Emilia-Romagna,

Umbria,

Abruzzo,

Molise,

Sardegna,

Puglia,

Marche.

Damaschino

Damaschino: il vitigno siciliano ma che proviene dagli Arabi

Il Damaschino è un vitigno a bacca bianca, il cui nome probabilmente deriverebbe dalla città di origine Damasco, in Siria. Venne importato durante il periodo della dominazione araba in Sicilia occidentale, in particolare nelle zone dell'agro marsalese, dove in seguito venne impiegato nell'industria del Marsala.

Siria,

Italia,

Sicilia.

Dolcetto

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Il Dolcetto è un vitigno a bacca nera coltivato soprattutto in Piemonte (in particolare a Ovada, nelle Langhe e a Dogliani).

Foglia media, di solito pentalobata. Grappolo conico allungato, generalmente alato, spargolo. Acino di medie dimensioni, rotondo (ma non uniforme). La buccia è di colore nero-bluastro, sottile e pruinosa. La maturazione è medio-precoce (seconda metà di settembre), la vigoria media, la produttività buona.

Italia,

Piemonte.

Erbaluce

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L'Erbaluce è un vitigno a bacca bianca piemontese originario del Canavese. Le prime notizie sull'erbaluce risalgono al 1606, quando viene menzionato con il nome di Elbalus in un testo di Giovan Battista Croce, gioielliere presso il duca Carlo Emanuele I di Savoia. Le sue origini sono piuttosto controverse: secondo una teoria ormai poco accreditata deriverebbe da una varietà di Trebbiano, conosciuta in Lombardia con il nome di Bianchera. Indagini genetiche più recenti lo collegano invece con un altro vitigno piemontese, il Cascarolo bianco. Prima dell'introduzione dello Chardonnay l'Erbaluce è stato per lungo tempo l'unico vitigno a bacca bianca raccomandato nel territorio della Città metropolitana di Torino. La tradizionale forma di coltivazione utilizzata nel Canavese per l'erbaluce è la pergola, anche se attualmente sono diffuse anche altre forme di coltivazione.

Italia,

Piemonte.

Vermentino

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Il Vermentino è un vitigno a bacca bianca (solo in alcuni casi rossa) semi-aromatico, anche noto come Pigato bianco in Liguria e Favorita in Piemonte e Corsica. Le sue origini non sono chiare: per alcuni è originario del nordest della Spagna in Aragona, per altri sempre in Spagna era noto come Listan d'Andalusia.

Secondo altri ancora sarebbe nativo del Portogallo (dove è conosciuto con il nome di "codega") o dell'isola di Madera, considerate le numerose affinità (ricchezza del colore e di estratto) con la locale malvasia. Dalla penisola iberica si sarebbe poi diffuso prima in Francia - Grosse Clarette, Malvois d'Espagne, Piccabon, Languedoc-Roussillon - poi in Liguria e nella zona delle Alpi Apuane (Gallesio lo reperì fino in Versilia). In quelle zone prese il nome di Malvasia Grossa, Carbesso o Corbesso o Carbess (il pigato è considerato da alcuni come una varietà di Vermentino), Pizzamosca, e Vemettino, nome quest'ultimo con cui giunse in Corsica e quindi, nella seconda metà dell'Ottocento, in Gallura (Sardegna) dove acquisisce la denominazione Vermentino e, in minor misura, anche in alcune zone della Toscana.

Il vitigno viene utilizzato per la produzione di numerosi vini.

In Sardegna tra i più conosciuti ed apprezzati vini a base di Vermentino ci sono quelli attinenti al disciplinare Vermentino di Gallura DOCG, vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, caratterizzati da una notevole struttura e alcolicità. Tra i vini a Denominazione di Origine Controllata a base di Vermentino si possono citare: l'Alghero Vermentino frizzante e il Vermentino di Sardegna, contraddistinto da caratteristiche più diversificate, dal vino più strutturato a quello più fresco e usato come aperitivo. Meno strutturati ma dotati di maggiore eleganza sono i vini a Denominazione di Origine Controllata liguri a base di Vermentino, quali il Riviera Ligure di Ponente, il Val Polcevera, il Golfo del Tigullio e il Colli di Luni. In Toscana i più conosciuti vini DOC a base di Vermentino sono: il Candia dei Colli Apuani, il Montecarlo bianco ed il Bolgheri bianco.

Negli ultimi anni gli enologi hanno lavorato per creare varietà di Vermentino vinificato in purezza, per farlo risultare più fruttato e gradevole. Un espediente per accentuare queste caratteristiche è anticiparne la vendemmia, in modo che il mosto abbia maggior ricchezza di acidità. I vini a base di Vermentino sono generalmente dei bianchi secchi ma delicatamente morbidi, di colore giallo paglierino, con profumi intensi di fiori di campo ed erbacei e una nota di pesca gialla. In Liguria questo vitigno è maggiormente sviluppato nella Riviera di Levante. La provincia della Spezia rappresenta la maggior produzione della Regione, anche a ponente ha conosciuto la sua diffusione, che in questo territorio condivide con il Pigato. In Piemonte, nelle zone viticole di Langa (Valle Belbo) è coltivato e conosciuto come Furmentin, mentre nel Roero, dove cresce in maniera ottimale nelle colline sabbiose ed asciutte che ne frenano la forte vigoria vegetativa ottimizzandone la maturazione in grappoli dorati, prende il nome di Favorita.

Italia,

Sardegna,

Liguria,

Toscana,

Umbria,

Marche,

Lazio,

Abruzzo,

Molise,

Puglia,

Sicilia,

Piemonte.

Frappato

Frappato un vitigno di origine siciliana scoprilo su Winery Tasting Sicily

Il Frappato è un vitigno a bacca nera presente in tutta la Sicilia ma essenzialmente nell’areale del Cerasuolo di Vittoria.

Caratteristiche della foglia: Media o pentagonale.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, medio, cilindrico o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Ellissoidali o sferoidali.

Italia,

Sicilia.

Fumin

Fumin | Wine and Grape Guide | Italyabroad.com

Il Fumin è un vitigno autoctono a bacca nera della Valle d'Aosta, coltivato in tutta la valle centrale fino ad un'altitudine di 650 metri, il cui nome deriva dal fatto che gli acini sono ricoperti da una evidente pruina azzurrognola, che li fa apparire come "affumicati". Ha origini antiche, ma abbiamo notizie certe del Fumin solo nel 1838 da Lorenzo Francesco Gatta, che ne parla ampiamente nel suo Saggio sulle viti e sui vini della Valle d'Aosta. Fino a pochi decenni fa non veniva mai vinificato in purezza, ma solo utilizzato per dare colore e acidità a vini di pronta beva.

Caratteristiche della foglia: Media, pentagonale o trilobata.

Caratteristiche del grappolo: Compatto, medio o piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Sferoidali

Italia,

Val D'Aosta.

Furmint

Furmint - Wikipedia

Il Furmint (noto anche come Mainak) è un vitigno a bacca bianca ungherese ampiamente coltivato nella regione vinicola Tokaj-Hegyalja dove viene utilizzato per produrre vini secchi monovarietali oltre ad essere l'uva principale nel più noto Tokaji vini da dessert. Viene coltivato anche nella piccola regione vinicola ungherese di Somló. Il Furmint svolge un ruolo simile nella regione vinicola slovacca di Tokaji. Viene coltivato anche in Austria dove è conosciuto come Mosler. Piantagioni più piccole si trovano in Slovenia dove è conosciuta come Šipon. L'uva è piantata anche in Croazia e Serbia, dove è conosciuta come Moslavac. Si trova anche in Romania e nelle ex repubbliche dell'Unione Sovietica. Il Furmint è una varietà a maturazione tardiva. Per i vini secchi la vendemmia inizia solitamente a settembre, tuttavia la vendemmia specifica per i vini dolci può iniziare nella seconda metà di ottobre o anche più tardi ed è spesso colpita dalla Botrytis. Il nome Furmint potrebbe essere stato preso dalla parola froment per il colore oro-grano del vino che ne deriva. Sebbene sia possibile che l'uva sia stata portata in Ungheria nel XIII secolo durante il regno di re Béla IV, gli ampelografi ritengono che l'uva sia probabilmente originaria della regione.

Ungheria,

Slovacchia.

Moscato Giallo

Vite Moscato Giallo - Vendita Barbatelle Online


Il Moscato Giallo  è un vitigno a bacca bianca italiano che fa parte della famiglia delle uve Moscato. Conosciuto per il suo grande grappolo profondo di acini sciolti, di colore giallo intenso e per il vino dal colore dorato, il Moscato Giallo è coltivato principalmente nel nord Italia, dove viene spesso utilizzato per produrre vini da dessert in stile passito. L'uva è piantata anche in Croazia dove è conosciuta come Muškat žuti 

Italia,

Mondo.

Folle Blanche

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La Folle blanche è vitigno a bacca bianca tipica delle regioni francesi di produzione del Cognac e dell'Armagnac.

È conosciuta anche come Picopoule pur non avendo legami con il Picpoul del Languedoc. Per aumentare la sua resistenza alla fillossera è stata ibridata con il Baco 22A (noto anche come Baco blanc). La Folle blanche è affine alla specie molto resistente del Baco 1, o Baco noir e produce, come i suoi affini, un vino molto acido che si presta molto bene alla distillazione.

Francia.

Raboso

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Con il nome Raboso si identificano due vitigni autoctoni a bacca nera dell'area del Piave (Raboso friulano e Raboso Veronese).

Esistono comunque altri due vitigni bianchi (al femminile) riconducibili foneticamente, ma non geneticamente, al vitigno Raboso: la Rabosina bianca e la Rabosa bianca.

Tutti e 4 i vitigni condividono fra loro una spiccata acidità, caratteristica che li rende facilmente distinguibili da tutti gli altri.

Le origini del nome Raboso sono disputate: potrebbe rimandare all'omonimo torrente che scorre nel Quartier del Piave, oppure derivare dal termine veneto rabioso per il suo sapore fortemente acido. Proprio per questo motivo il Raboso fu a lungo considerato un vitigno "rustico", adatto per la produzione di prodotti di qualità minore e vini da taglio. Tuttavia, le moderne tecniche di coltivazione e vinificazione lo hanno notevolmente rivalutato e oggi il Raboso è alla base di 2 DOC (DOC Piave e DOC Venezia) e una DOCG (DOCG Malanotte).Il vitigno ha un grappolo grande, lungo e alato, costituito da acini di medie dimensioni con buccia blu-nera spessa e coriacea.

Italia,

Veneto,

Friuli-Venezia Giulia.

Glera

Il Glera è un vitigno a bacca bianca, componente base del Prosecco. Ha tralci color nocciola e produce grappoli grandi e lunghi, con acini giallo-dorati.

Italia,

Veneto,

Friuli-Venezia Giulia,

Sicilia.

Graciano

Grape variety and grafted vine plant Graciano: all the secrets - Vivai  Rauscedo

Il Graciano è un vitigno a bacca nera della Spagna settentrionale, coltivata principalmente in Navarra e nella Rioja. Sebbene coltivata raramente al di fuori della Spagna, la varietà si trova in piccole quantità in Australia e California. Con il nome Morrastel viene coltivato in piccole quantità anche in Languedoc-Roussillon. Sebbene esistano varie storie contrastanti, si pensa che il Graciano abbia origini comuni al Cagnulari sardo.

Spagna,

Italia,

Australia,

California.

GrilloGrillo, origins of a Sicilian wine grape variety

Il Grillo è un vitigno a bacca bianca da mosto presente soprattutto in Sicilia occidentale ed in particolare nella zona di Marsala. È utilizzato in purezza per la produzione di alcuni DOC della provincia di Trapani. È un vitigno autoctono a bacca bianca che presenta acini medio grandi di colore giallo e sferici. L'impianto era tradizionalmente ad alberello, mentre oggi è realizzato con spalliera bassa. Il raccolto è normalmente abbondante, ma non tutti i terreni sono adatti a questo vitigno che ha la particolarità di avere un grado zuccherino molto più elevato rispetto alle altre uve bianche, oltre a particolari proprietà organolettiche.

Italia,

Sicilia,

Puglia,

Basilicata.

Grüner Veltliner

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Il Grüner Veltliner (letteralmente "Valtellinese verde") è un vitigno a bacca bianca. Si ritiene che il Grüner Veltliner risalga all'epoca romana, con il suo nome derivato da Veltlin (Valtellina) nel nord Italia, anche se gli ampelografi e gli storici del vino devono ancora trovare un legame tra l'uva e la regione italiana. L'uva è probabilmente originaria dell'Austria. Il nome attuale compare in un documento per la prima volta nel 1855; prima di allora era conosciuto come Weißgipfler. Solo negli anni '30 Grüner Veltliner fu stabilito come nome standard dell'uva. Fino alla seconda guerra mondiale, era considerato solo un altro vitigno austriaco, ma dopo l'introduzione del sistema di allevamento della vite Hochkultur di Lenz Moser, si espanse rapidamente nelle piantagioni dagli anni '50 fino a diventare in seguito la varietà più coltivata in Austria. Negli ultimi anni, Grüner Veltliner ha registrato un aumento di interesse in seguito ai risultati di una degustazione di vini del 2002 organizzata da Masters of Wine Jancis Robinson e Tim Atkin. Qui il Grüner Veltliner dall'Austria ha battuto diversi acclamatissimi vini bianchi Grand cru della Borgogna.

Caratteristiche della foglia: Foglia media, pentagonale, pentalobata.

Caratteristiche del grappolo: Grappolo compatto, medio, piramidale.

Caratteristiche dell'acino: Acini obovoidali, sferoidali.

Austria.

Lagrein

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Il Lagrein è un vitigno a bacca nera autoctono dell'Alto Adige. Viene vinificato come rosso o rosato (Kretzer). Il terreno prediletto dal vitigno è di tipo calcareo-argilloso con un sottosuolo ghiaioso; il grappolo ha una dimensione media con forma tendente al piramidale. Il Lagrein è molto sensibile all'attacco degli acari e a volte può essere infettato da peronospora ed oidio.

Analisi genetiche dimostrano nell'Italia del Nord una stretta parentela con il Teroldego e il Marzemino. Vi sono inoltre legami con SyrahDureza e Mondeuse Blanche.

Italia,

Trentino Alto Adige.

Nielluccio

indefinito

Il Nielluccio è un vitigno a bacca nera, ampiamente coltivato in Corsica. È il vitigno principale utilizzato nella produzione del vino rosso Appellation d'Origine Contrôlée AOC Patrimonio, dove per legge deve costituire il 95% dell'uvaggio. Vitigno a germogliamento precoce, il Nielluccio produce vini privi di colore e con gradazioni alcoliche elevate. È comunemente usato per fare il vino rosato. C'è confusione sulle origini esatte dell'uva, con alcuni esperti di vino che descrivono l'uva come autoctona della Corsica, mentre altre teorie riportano che l'uva è di origini italiane e forse anche un clone geneticamente identico dell'uva da vino toscana Sangiovese che è arrivata in Corsica da Genova

Corsica,

Italia.

Rkatsiteli

indefinito

Rkatsiteli è un vitigno a bacca bianca originario della Georgia e si suppone sia uno dei vitigni più antichi. Il Rkatsiteli era il vitigno più coltivato in Unione Sovietica e, nel 1978, era responsabile del 18% di tutta la produzione vinicola sovietica. Lì veniva utilizzato per produrre di tutto, dal vino da tavola ai liquori al vino fortificato simile allo sherry. Prima del progetto di estrazione della vite del presidente Gorbaciov, era forse l'uva da vino bianco più piantata al mondo.A Kakheti era particolarmente noto per i suoi vini dolci da dessert modellati allo stesso modo del vino porto. Ci sono stati molti tentativi di creare uno spumante dall'uva, ma i suoi livelli di alcol naturalmente elevati gli hanno impedito di avere molto successo.

Georgia.

Viognier

indefinito

Il Viognier è un vitigno a bacca bianca. È l'unica uva consentita per il vino francese Condrieu nella Valle del Rodano

Al di fuori del Rodano, il Viognier si trova nelle regioni del Nord e del Sud America, nonché in Australia, Nuova Zelanda, Cape Winelands in Sud Africa, regione della Moravia meridionale in Repubblica Ceca, Israele e in Austria a Weingut Roland Minkowitsch. In alcune regioni vinicole, la varietà è co-fermentata con l'uva da vino rosso Syrah dove può contribuire al colore e all'aroma del vino. Come lo Chardonnay, il Viognier ha il potenziale per produrre vini corposi con un carattere lussureggiante e morbido. A differenza dello Chardonnay, il vitigno Viognier ha aromi più naturali che includono note di pesca, pera, viola e mineralità. Tuttavia, queste note aromatiche possono essere facilmente distrutte da un'eccessiva esposizione all'ossigeno, il che rende la fermentazione in botte una tecnica di vinificazione che richiede un alto livello di abilità da parte di qualsiasi enologo che lavora con questa varietà.

La qualità potenziale del Viognier dipende fortemente anche dalle pratiche viticole e dal clima, con l'uva che richiede una stagione di crescita lunga e calda per maturare completamente, ma non un clima così caldo che l'uva sviluppa alti livelli di zuccheri e potenziale alcol prima che le sue note aromatiche possano svilupparsi. L'uva è naturalmente una varietà a bassa resa, il che può renderla un impianto meno economicamente sostenibile per alcuni vigneti.

Croazia,

Francia,

Mondo.

Verdeca

Verdeca | Wine and Grape Guide | Italyabroad.com

La Verdeca è un vitgino a bacca bianca coltivato principalmente in Puglia, nel sud Italia, dove gli ampelografi ritengono che l'uva possa aver avuto origine. In Puglia è uno dei vitigni principali dei vini a Denominazione di origine controllata Locorotondo DOC e Martina Franca DOC insieme al Bianco d'Alessano. In Campania viene coltivato alle pendici del Vesuvio dove viene utilizzato come varietà da taglio con FalanghinaCoda di volpe e Greco sia nei vini bianchi che nel vino dolce da dessert della regione, il Lacryma Christi. È anche un componente minore utilizzato nella produzione di alcuni vermouth.

Italia,

Puglia,

Campania.

Montepulciano



Il Montepulciano è un vitigno a bacca nera coltivato in prevalenza nell'Italia centrale, in particolare in Abruzzo, Marche e Umbria. E' un vitigno autoctono del centro Italia ed in particolare dell'Abruzzo; a testimonianza di ciò sono conservati diversi documenti risalenti al 1700. È una delle uve più importanti del centro Italia.

Italia,

Abruzzo,

Marche,

Toscana, Lazio e Umbria.

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