Alla scoperta di Cantina Murales nel cuore della Gallura.
Amici di Mister WIne ed amanti del vino, dopo una lunga assenza torno ancora più carico di prima.
Curioso e voglioso di condividere con voi le mie scoperte enoiche.
Molti di voi conoscono la mia passione per la Sardegna, infatti la considero la mia seconda casa ed ogni volta che ritorno mi sorprende.
Oggi vi porto nel Nord-Est dell’isola in Gallura alla scoperta di una vera e propria chicca.
La Sardegna, è rinomata per la sua cultura unica, le spiagge incantevoli e la cucina deliziosa.
Ma c’è un tesoro sardo che merita di essere scoperto: le sue cantine vinicole. In questo articolo, andremo alla scoperta di Cantina Murales,
nel cuore della Gallura, immergendoci nella sua storia affascinante e assaporando i suoi vini di qualità.
Una tradizione millenaria: La Sardegna ha una lunga tradizione nella produzione del vino, che risale a tempi antichi.
Le sue viti prosperano grazie a un clima mediterraneo ideale e alla ricchezza del terreno.
Le cantine vinicole sarde si sono impegnate a preservare e valorizzare questa tradizione millenaria, producendo vini di alta qualità che riflettono l’unicità del territorio.
L’eccellenza del terroir sardo è una delle caratteristiche distintive dei vini sardi.
La diversità dei paesaggi, dalle colline alle pianure costiere, crea condizioni uniche per la coltivazione delle viti.
Le cantine vinicole sfruttano al massimo queste diverse influenze territoriali, producendo vini che esprimono la personalità del terreno,
il clima e le varietà di uve autoctone. L’arte della vinificazione è tramandata di generazione in generazione.
Gli enologi dedicano cura e attenzione ad ogni fase del processo, dalla vendemmia alla fermentazione e all’invecchiamento.
Utilizzando tecniche tradizionali mescolate a innovazioni moderne, creano vini che raccontano una storia e regalano emozioni nel bicchiere.
Oltre alla produzione di vini pregiati, la Cantina Murales offre un’esperienza di ospitalità unica.
I visitatori possono partecipare a degustazioni guidate, tour delle vigne e delle cantine, immergendosi nella cultura enologica sarda.
Gli appassionati di vino possono soggiornare in cantina ed approfittare di alcune attività come la vinoterapia,
acquistare bottiglie direttamente dalla cantina, portando a casa un ricordo gustoso del loro viaggio in Sardegna.
Inoltre gli scarti della produzione e non solo, servono per creare una vera e propria linea di cosmetici.
La cantina Murales è una delle tante gemme enologiche che la Sardegna ha da offrire.
La passione degli enologi e la ricchezza del terroir sardo si uniscono per creare vini di qualità eccezionale che valgono la pena di essere scoperti.
Se avete l’opportunità di visitare la Sardegna, non dimenticate di dedicare del tempo per esplorare le sue cantine vinicole e assaporare i suoi tesori enologici,
magari iniziando il vostro tour proprio da qui.
Nella mia visita in cantina, ho avuto il piacere di conoscere Piero, che cortesemente, anche se oberato di lavoro,
ha trovato il tempo per concedermi una piccola intervista.
Siamo con Piero, proprietario di Cantina Murales che conduce l’azienda in sintonia con la moglie Giuliana e le figlie Arianna, Martina e Greta.
Dunque Piero, brevemente ti va di presentarti? Qual’è la storia e la tradizione della vostra azienda vinicola?
La Cantina Murales nasce dal desiderio di realizzare vini identitari di un territorio unico, per microclima, ambiente, balsamicità e mineralità,
una relazione entusiasmante tra elementi che ci ha permesso di raggiungere velocemente il nostro obbiettivo con discrezione ed armonia.
Nasciamo nel 2007 rispettando le tradizioni ma sperimentando molto, elemento indispensabile per una sana evoluzione.
L’azienda è a taglio enoturistico, cantina, camere e visite con degustazioni e vinoterapia, in quanto gli scarti della vinificazione li trasformiamo in cosmetici “Acini Nobili”
In quale territorio Sardo ci troviamo? Ci troviamo in Gallura a nord est della magica Sardegna, qui si trova l’unica DOCG per il vitigno vermentino a livello nazionale.
Quali sono le qualità distintive o uniche dei vostri vini? Fondamentale è la riconoscibilità di due fattori, suolo ad alta vocazione minerale è frutto,
ecco questo due valori li devo ritrovare sempre nel bicchiere estremizzando l’espressione qualitativa.
Da quali vigneti provengono le vostre uve? I vigneti sono dislocati in varie zone della Gallura nel comprensorio “alta Gallura” tra i 200 e i 500 metri.
Quali varietà di uva coltivate e quali sono le vostre preferite? Coltiviamo prevalentemente i TRADIZIONALI, il termine autoctono non mi piace.
Vermentino, Cannonau e Carignano, ma anche il bianco Viognier che ci da tante soddisfazioni, poi Malvasia nera, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah,
non ci sono figli preferiti ma vinificare rossi in pre-appassimento mi piace molto.
Quali fattori ambientali influenzano la qualità dei vostri vini? Il mare nei suoi elementi , salinità, iodio, ventosità e poi ripeto grande mineralità che garantisce longevità.
Avete adottato pratiche di coltivazione sostenibile o biologica? Si la sostenibilità è un valore irrinunciabile, la biodiversità è fondamentale.
Come bilanciate la tradizione e l’innovazione nella produzione del vino? Con estrema semplicità, innovazione sistematica accarezzando sempre la tradizione.
Quali sono le sfide più grandi che affrontate come produttori di vino? Mantenere linee comportamentali coerenti e non cadere nella tentazione dei mercati.
Se scegliete, come scegliete le botti per l’invecchiamento dei vini? Sono i vini che scelgono, analisi sensoriali e ascolto dei richiami naturali, bisogna creare matrimoni perfetti.
Quali sono le vostre aspettative per il futuro della vostra azienda vinicola? Mi piacerebbe rispondere ma io penso che le “aspettative “ siano un vero grande limite.
Avete vini premiati o riconosciuti a livello internazionale? Si abbiamo molti amici innamorati dei nostri vini, che grande è meraviglioso premio 😀.
Come gestite le tendenze e i gusti in cantina evoluzione dei consumatori? Come già detto è una trappola nella quale non cadiamo,,
comanda la natura con le sue annate, il consumatore si deve adeguare.
Qual’ è la vostra filosofia personale riguardo la produzione dei vostri vini? Camminare leggeri senza lasciare impronte prendendo e dando il meglio.
C’è un vino su tutti al quale siete legati particolarmente? Mi lego ogni anno al più difficoltoso da realizzare.
Infine, le vostre etichette ed i nomi dei vostri vini, non solo sono bellissimi, ti andrebbe di raccontarci il significato dei nomi dei vostri vini e da dove provengono le etichette? Tutte hanno una storia bellissima ma è bello scoprirle venendo in cantina.
Un ringraziamento doveroso va a Piero e alla sua famiglia, per avermi concesso di raccontare la sua storia e quella della sua cantina.
Articolo a cura di Mister Wine – Giovanni Scapolatiello – Sommelier Ais