Amici di Mister WIne ed amanti del vino, siamo arrivati al secondo capitolo di questo lungo viaggio, dove raccontiamo “Le Donne del Vino”.
Oggi ho l’onore di presentarvi, una grande Donna, Madre ed Imprenditrice, come solo Lei può farlo.
Vi racconterò la storia di Milena Pepe, disponibile da subito, appena contattata, si è dimostrata disponibilissima.
Lascio che sia Lei ad occupare lo spazio che merita.
Appena si conosce Milena Pepe, ci si lascia piacevolmente sedurre dal candore e dalla dolcezza di questa bella donna di 40 anni,
bionda e con gli azzurri e sempre sorridente. Ma, dopo pochi minuti è la forza, la determinazione, il piglio guerriero,
che balzano prepotentemente e s’impongono, rivelando la professionista scrupolosa, l’enologa, l’imprenditrice di successo,
l’erede della tradizione di famiglia legata alla passione per il vino e lo sviluppo della propria terra, valori che,
in appena più di un decennio, (17 anni che gestisce la tenuta) hanno proiettato l’Azienda Tenuta Cavalier Pepe nel panorama internazionale del settore enologico di alta qualità.
Figlia “d’arte”, nasce a Bruxelles da madre belga e padre italiano, originario di Luogosano, un piccolo ameno paesino della provincia di Avellino nel cuore dell’Irpinia,
dove oggi si estendono le colline ed i vigneti di proprietà di famiglia.
Il nome dell’Azienda –Tenuta Cavalier Pepe – deriva dall’onoreficenza ricevuta dall’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro,
dal padre, sig. Angelo Pepe, Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti sul lavoro, per le sue qualità morali,
per il suo attaccamento al lavoro e per l’alta professionalità.
Ed, infatti, già nel 1979, anno di nascita di Milena, “Il Cavalier Pepe” apre il suo primo ristorante a Bruxelles, ” Il Sogno d’Italia”,
cui, dopo qualche anno, seguirà nel 1984: “Au Repos des Chasseurs” e, nel corso degli anni ancora altri 5 ristoranti, tutti rinomati ed apprezzati.
Ricordando la sua infanzia, Milena confida: “durante gli anni del liceo, ho sempre lavorato il sabato e la domenica al ristorante di mio padre,
dove mi occupavo dell’accoglienza dei clienti, del servizio in sala e della contabilità.
La mia vita era divisa tra scuola, scout, catechismo e corsi vari, tra cui quello di fiammingo.
In estate mi recavo per 2 settimane al campo linguistico a Bruges, poi a Leeds o Cambridge per imparare l’inglese,
per 2 settimane con i boyscout ed infine, altre 2 settimane in Italia. La mia vita era sempre piena di attività“.
Laureatasi in Marketing e gestione aziendale all’Ephec, vince la borsa di studio ” Erasmus” e va in Olanda alla HOOGENSCHOOL di Utrecht,
per specializzarsi in Comunicazione e management, lavorando con la “Opel” al Salone delle auto ad Amsterdam e al Feijenoord di Rotterdam.
E’ con la fine dell’Erasmus, nel luglio 2003, che la vita di Milena prende una svolta, quando il padre le parla dei vigneti di famiglia
e della possibilità di gestire l’azienda agricola a Luogosano.
Per prepararsi bene, Milena va astudiare in Francia e frequenta il corso di Marketing del vino a “l’Universitè du Vin” a Suze-la-Rousse in Provenza.
Per 3 mesi – ricorda Milena – ho lavora presso “le Domaine Chapoutier” a Tain l’Hermitage,
un’eccellente cantina situata nel cuore della DOC francese, vocata alla produzione del Syrah .
Durante quell’anno mi sono concentrata sulla tecnica della degustazione e sono stata a stretto contatto con i produttori ed ho appreso il loro lavoro.
È così che è nata la sua passione per questa professione e sono stati proprio i produttori a trasmetterla!
Ho capito – rivela Milena Pepe – che chi gestisce un’attività vitivinicola, è un vero imprenditore,
in quanto ha la fortuna di poter gestire l’intera filiera: dalla produzione alla vendita,
Frequenta, poi, il corso di Viticoltura ed Enologia a Macon-Davayé in Borgogna per approfondire gli aspetti tecnici
e per imparare a gestire un vigneto e condurre le vinificazioni.
All’epoca – prosegue Milena – vivevo a Solutré, un paese di 200 abitanti, ho scelto questo liceo viticolo immerso nei vigneti,
un posto ideale per affrontare il corso di chimica, agronomia ed enologia e potermi concentrare!
È stato molto difficile, perché ero completamente “spaesata” in una realtà agricola con studenti
che erano già specializzati in materie agricole o con figli di produttori.
Poi essendo una ragazza belga e bionda i miei colleghi di banco, all’inizio mi chiamavano “Barbie”.
Ma ho studiato ed ho raggiunto i loro livelli di conoscenza, rafforzata anche dalla mia esperienza lavorativa a:
“Domaine La Janasse” a Chateauneuf-du-Pape, dove ho trovato una famiglia di produttori di alto livello
che mi ha assunta come stagista in vigna ed in cantina, dove ho fatto le miei prime vinificazioni.
Nell’agosto 2005, forte degli studi e delle esperienze, memore del rigore degli olandesi e della serietà dei francesi,
Milena, a soli 25 anni, raggiunge l’Italia e realizza la sua prima vendemmia, con 23 ettari di vigneti da vinificare.
Il lavoro in cantina è faticoso e pericoloso, – rivela Milena Pepe – un giorno, per esempio,
sono scivolata da una scala appoggiata male ad una vasca di cemento, sono caduta da un’altezza di 3 metri.
Ho dovuto affrontare il problema da sola, recandomi in gran segreto in ospedale, senza dire niente alla mia famiglia,
per evitare ulteriori preoccupazioni. In quell’occasione mi sono spaventata molto, avevo il corpo pieno di lividi,
tanto che ancora oggi ho accordato solo al cantiniere più esperto il permesso di salire sui serbatoi,
vietandolo, invece, a tutti gli altri operai. Tutti pensavano che non ce l’avrei fatta, ma io ho perseverato…!
ed il risultato è stato che nel 2005 ho prodotto i miei primi vini: Fiano di Avellino DOCG, Greco di Tufo DOCG, Taurasi DOCG, Coda di Volpe DOC ed Irpinia Aglianico DOC!
I primi tempi mettono a dura prova Milena Pepe, sebbene abbia il sostegno della grande famiglia paterna,
è l’unica ad avere competenze tecniche e deve districarsi presto con la legislazione vitivinicola vigente italiana,
con la burocrazia, con la gestione della cantina e con la scelta dei fornitori, dei vari consulenti.
Lavoravo notte e giorno, non uscivo mai, nemmeno per andare a prendere un caffè – ricorda Milena Pepe – questo perché
la cantina era la mia priorità e dato che non avevo altri dipendenti -al di fuori di quelli che si occupavano della vigna
ero il “tuttofare” dell’azienda, mi districavo tra la cantina e l’ufficio, occupandomi della creazione delle bottiglie,
delle etichette, delle brochure (in italiano, inglese e francese), del sito, delle vendite e della contabilità.
Ho dovuto imparare tutto, veramente tutto, perché non conoscevo la realtà irpina e come si gestisse un’azienda
in questo territorio ed ero sola perché mio padre era in Belgio.
Forte e convinta associazionista, aderisce a “Slow Food- colline dell’Ufita/Taurasi”, sulla scia dell’adesione di Pont d’Avignon,
in Francia, di cui era stata socia, ricerca la sua filosofia, i valori e le attività per cui si batteva, quali la difesa della biodiversità,
promozione delle migliori produzioni nel mondo.
Segue, poi, l’adesione all’associazione “Donne in Campo”, dove incontra produttrici e artiste
che con tenacia ed ambizione portavano avanti le loro aziende.
Nel 2007 è consigliere del consorzio di tutela Vini d’Irpinia, e dal 2013 al 2017 ne fu il Presidente:
“questa è stata per me la sfida più impegnativa e che porto avanti con molti produttori, confida Milena,
nell’intento comune di tutelare e fare attività di promozione per le 3 DOCG irpine (Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi)
e della DOC: Irpinia. L’associazionismo mi ha permesso di entrare in contatto con i produttori irpini,
di sentirmi parte integrante loro, di conoscere le migliori produzioni irpine, mi ha anche consentito di apprendere da persone esperte:
i meccanismi legati al territorio e di creare nuove amicizie e crescere vicino a persone generose e positive.
Sposata con Augusto Guerriero, avvocato impegnato ed indipendente, Milena è anche madre di due splendidi bambini, Angelo Andrea e Alessandro Lorenzo.
Oltre che imprenditrice di successo, Milena parla fluentemente 4 lingue, cosa che le ha consentito di consolidare il mercato nazionale
ed a sviluppare quello estero, facilmente interfacciandosi con importatori e buyers internazionali.
I lavori di ampliamento della cantina e di accrescimento della superficie vitata, hanno consentito la realizzazione anche di un ristorante panoramico,
“La Collina”, ricavato da un vecchio casale, attualmente gestito da un cugino.
Tanto ha portato ad ampliare gli orizzonti commerciali e con la ristrutturazione di alcuni appartamenti adiacenti la proprietà,
Milena ha creato un circuito di accoglienza turistica, con ampia offerta, sia in termini di ricettività che di enogastronomia,
con “tour” compresivi di una visita guidata tra i vigneti, una visita dettagliata in cantina con spiegazione del ciclo di produzione e affinamento dei vini,
degustazione tecnica dei migliori vini della Tenuta ed, infine, pranzo al ristorante “La Collina” con un menù degustazione e abbinamento ai prodotti tipici irpini.
Nel 2008 Milena ha aderito al “Movimento turismo vino” partecipando ogni anno ai loro format,
con appuntamenti stagionali sempre di grande risonanza e successo,
tra cui Calici di Stelle, che si tiene il 10 Agosto di ogni anno, per festeggiare, appunto, la famosa notte di San Lorenzo
(a proposito, è stato proprio durante una scorsa edizione che Milena ha dovuto assentarsi
per far nascere il suo secondogenito, chiamato, per l’occasione, Alessandro Lorenzo!),
Cantine Aperte, Benvenuta Vendemmia, Natale in Cantina e San Martino in cantina.
Fa parte degli appuntamenti annuali anche il noto concorso enogastronomico durante il quale la Tenuta accoglie circa 30 scuole alberghiere provenienti da tutta Italia,
da Stresa a Palermo, passando per Fiuggi, Livorno, Venezia, Roma, etc., dove gli allievi-chef e gli allievi addetti alla sala,
concorrono e abbinano ad un piatto un vino della Cantina Tenuta Cavalier Pepe.
I vincitori del primo premio, saranno poi invitati a far parte della squadra presso lo stand di “Tenuta Cavalier Pepe” al Vinitaly, celebre fiera veronese.
Presidente del “Consorzio di Tutela dei vini d’Irpinia”, dal 2013 al 2017, consorzio che tutela le quattro denominazioni irpine, Milena Pepe persegue, rigorosa, il suo impegno di divulgazione, promozione e comunicazione del territorio a livello internazionale, mantenendo personalmente i contatti esteri.
Oggi la Tenuta Cavalier Pepe produce 450mila bottiglie di vino, vendute in diversi mercati in Europa e non solo:
Danimarca, Norvegia, Olanda, Germania, Francia, Belgio… in Asia: Cina, Giappone; negli Stati Uniti e Canada ed in Sud-America in Brasile.
La superficie vitata attuale è di 60 ettari di vigneti e 12 ha di uliveti, la produzione è passata dalle 5 etichette, della prima vendemmia alle 20 prodotte oggi,
più un olio DOP. L’azienda annovera, ad oggi, più di 30 dipendenti.
Progetti per il futuro? Tanti progetti – ci rivela Milena Pepe, con slancio!
Sto lavorando attualmente per aumentare la visibilità della Tenuta a livello mediatico, investendo risorse nel digitale,
aumentare le vendite all’estero e conquistare i mercati emergenti, come: Russia, Brasile, India e Sud Africa.
Voglio concentrami anche sulla vigna, sulle produzione parcellari, sulla selezione massale dei vitigni autoctoni,
all’interno della Tenuta e sulla “biodinamica” nell’obiettivo di fare risaltare ancora di più il potenziale e la tipicità del vino proveniente da ogni particella
Un immenso Grazie a questa Donna Meravigliosa, per averci aperto le porte del suo cuore, raccontandosi, come solo Lei poteva farlo.
Grazie Milena, Ad Maiora.
A cura di Giovanni Scapolatiello – Mister Wine