Lucio Murena, terza generazione alla guida di Monserrato1973
Lucio Murena, terza generazione alla guida di Monserrato1973

Lucio Murena, terza generazione alla guida di Monserrato1973

Il Sannio di MonSerrato1973, raccontato da Lucio Murena.

Queste interviste, lo ammetto, mi stanno sfuggendo di mano. Scherzo! Sono sempre di più le aziende interessate a raccontarsi attraverso questa rubrica ed io, siccome sono una persona curiosa, mi diverto, perchè la mia curiosità mi spinge a conoscere persone nuove e di conseguenza presentarvele diventa d’obbligo. Soprattutto quando si ha a che fare con storie,  persone e realtà interessanti che meritano di essere raccontate. Un giorno mi chiama Raffaele, e alla fine della telefonata, prima di attaccare e mi chiede: Ma tu, hai mai assaggiato la Barbera del Sannio o Camaiola? Allora dovresti provare quella di Monserrato1973. Non ho esitato nemmeno un secondo. Ebbene si, quest’introduzione mi è servita per presentarvi Lucio Murena, che è alla guida di Monserrato1973.

Ciao Lucio, grazie per aver accettato il mio invito, immagino che tu sia super impegnato in questo periodo di vendemmia, quindi i miei ringraziamenti sono doppi per avermi concesso un pò del tuo prezioso tempo.

Dunque Lucio, brevemente ti va di presentarti?

Lucio:  Ciao a te Giovanni, grazie dell’invito, un saluto a te e a tutti i tuoi lettori. Mi chiamo Lucio Murena, terza generazione a condurre l’azienda Monserrato 1973, acquistata da Mio nonno nel lontano 1973.

Mw: Qual’è la storia e la tradizione della tua azienda vinicola e in quale territorio ci troviamo?

Lucio: L’azienda nasce nel 1973, grazie al Cavalier Francesco Zecchina, costruttore edile napoletano, appassionato di vini, che alcuni anni prima decise di seguire la propria passione sulle colline intorno Benevento, a piedi del Monte Serrato, sistemando un rudere risalente al terremoto dell’Irpinia del 1962.

Mw: Quali sono le qualità distintive dei tuoi vini?

Lucio: I nostri vini risultano molto sapidi e con tanta mineralità. Queste due caratteristiche sono quelle che contraddistinguono i nostri vini.

Mw: Da quali vigneti provengono le tue uve e che tipologia di terroir ritroviamo?

Lucio: I vigneti sono tipici del territorio sannita, come Barbera del Sannio(Camaiola), Falanghina e Aglianico. Il terreno è argilloso e tufaceo.

Mw: Quali varietà di uva coltivi e quali sono le tue preferite?

Lucio: La mia preferita in assoluto e la Camaiola ovvero Barbera del Sannio, per il suo colore e per i profumi che sprigiona, noi crediamo molto in questo vitigno autoctono del Sannio e tanto da aver incominciato anche la produzione di un vino frizzante rosato100% Camaiola.

Mw: Quali fattori ambientali influenzano la qualità dei tuoi vini? 

Lucio: Senza dubbio l’ottima esposizione dei vigneti, sud/ sud est ed eccellente ventilazione.

Mw: Adotti pratiche di coltivazione sostenibile o biologica?

Lucio: Si, i vigneti sono condotti in regime di biologico.

Mw: Come bilanci la tradizione e l’innovazione nella produzione del vino?

Lucio: Restando, da un lato fedeli al territorio ed ai vitigni autoctoni che si esprimono al meglio in queste zone, dall’altro invece cercando di aggiornare continuamente i vini e cercando di dare risposte ad un mercato in continua evoluzione e cambiamento.

Mw: Quali sono le sfide più grandi che affronti come produttore di vino?

Lucio: Essere fedeli alle pratiche biologiche ed ecosostenibili, ed al contempo riuscire a contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Mw: Se scegli, quali sono le botti che usi per l’invecchiamento dei vini? E quali metodi di affinamento usi?

Lucio:  Noi usiamo soprattutto anfore in terracotta per l’affinamento ed in alcuni casi anche per la fermentazione.

Mw: Quali sono le tue aspettative per il futuro della tua azienda vinicola?

Lucio: L’obbiettivo è avere una crescita costante soprattutto in termini di qualità del vino prodotto ed una sempre maggiore apertura dell’ azianda agricola a visitatori, wine lovers e turisti, perchè solo attraverso il racconto diretto ed il contatto con le realtà produttive artigianali come la nostra si riesce a comunicare correttamente la nostra filosofia e la nostra storia.

Mw: Vini premiati o riconosciuti a livello nazionale o internazionale? Cosa ne pensi dei riconoscimenti ufficiali ai vini? 

Lucio: Hanno lo stesso effetto che la critica ha sulle opere d’arte, sono dunque degli strumenti che permettono, di selezionare e individuare le eccellenze all’interno di un’offerta sempre più vasta e variegata.

Mw: Come gestisci le tendenze e i gusti in cantina con l’evoluzione dei gusti dei consumatori? 

Lucio: Cerchiamo di aggiornare costantemente i nostri vini senza stravolgere troppo i nostri principi.

Mw: Qual è la tua filosofia personale riguardo la produzione dei tuoi vini?

Lucio: Noi cerchiamo di valorizzare al meglio il patrimonio vitivinicolo dell’ azienda, dunque partendo dalle uve si fa un lavoro meticoloso ed attento in vigna nel rispetto dei principi della agricoltura biologica.

Mw: C’è un vino su tutti al quale sei legato particolarmente?

Lucio: Senza ombra di dubbio la Barbera del Sannio (Camiola).

Mw: Social e vino, quanto influisce il passaggio sui canali social dei tuoi prodotti?

Lucio: Molto, ad oggi la presenza sui social ed una corretta comunicazione possono fare molto.

Mw: Vino Naturale, tendenza? O presa di coscienza verso un mondo più sostenibile? 

Lucio: Noi ci poniamo al centro tra i vini naturali ed i vini tradizionali, nel senso che in azienda si cerca di interferire il meno possibile sul vino, ma se necessario siamo liberi di scegliere quale strada percorrere senza dover rispettare necessariamente gli “indirizzi” che il “naturale “ impone.   

Mw: Infine, le tue etichette ed i nomi dei tuoi vini, ti andrebbe di raccontarci il significato e da dove provengono le etichette?

Lucio: Tutte le nostre etichette richiamano le storie delle streghe beneventane, Levata, al levar del sole la strega scappa via, Rintocco, il rintocco delle campane tiene le streghe lontane, ma soprattutto le nostre etichette urlate, come quella della Barbera del Sannio ci rappresentano molto, infatti in etichetta abbiamo scritto in modo “urlato” il vitigno relativo alla bottiglia, questo sempre perchè le streghe fanno paura e si URLAAAAAA.

Mw: E inoltre siete impegnati solo nella produzione di vino o altri prodotti? Si Se si, quali?

Lucio: Produciamo 2 oli EVO il Satanasso, sempre in ricordo delle streghe ed il Monovarietale Ortice che produciamo da 600 piante di oliveto Ortice della nostra azienda.

Davvero un’intervista da “PAURA” rimarcando che siamo nel Sannio, nel luogo dove vivono le Streghe, ma scherzi a parte, vorrei ringraziare di vero cuore Lucio per aver scelto Mister Wine.

Lucio: Grazie a te Giovanni, vi aspettiamo tutti in azienda. Un caro saluto a tutti.

Quindi non ci resta altro che salutarci e darci appuntamento alla prossima intervista, sempre con la stessa raccomandazione, ovvero, se vi trovate a passare da Lucio, dite che vi manda Mister Wine. CIAOOOO!!!

Articolo a cura di Mister Wine – Giovanni Scapolatiello – Sommelier Ais.

 

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