La sostenibilità nel settore vitivinicolo è diventata un aspetto cruciale, soprattutto nel contesto attuale. Si tratta di un approccio che considera l’intera filiera del vino, dalla coltivazione dell’uva fino al consumatore finale, e si basa su tre pilastri fondamentali: ambientale, sociale ed economico.
Ambientale perchè le pratiche sostenibili in vigna e in cantina mirano a ridurre i consumi energetici, preservare la salute del suolo e tutelare la qualità dell’aria e dell’acqua. Questo include limitare l’uso di pesticidi e regolamentare la fermentazione per minimizzare l’impatto ambientale.
Sociale perchè la sostenibilità implica anche migliorare le relazioni con i dipendenti e le comunità locali, preservando gli ecosistemi e la biodiversità.
Economico perchè un’azienda vitivinicola sostenibile è anche economicamente competitiva, in grado di mantenere la propria vitalità economica attraverso la gestione efficiente delle risorse e la produzione di vini di qualità.
Inoltre, la sostenibilità è un fattore importante per i consumatori, con ricerche che mostrano come una percentuale significativa di essi consideri la sostenibilità un elemento chiave nella scelta dei vini. Le aziende che comunicano efficacemente le loro pratiche sostenibili possono quindi godere di un vantaggio competitivo sul mercato.
Inoltre i consumatori valutano l’impegno ecologico delle aziende vitivinicole attraverso diversi fattori, che includono la trasparenza delle pratiche sostenibili, la certificazione di sostenibilità, e l’impatto ambientale del prodotto finale.
La trasparenza è fondamentale, perchè i consumatori cercano informazioni chiare e dettagliate sulle pratiche sostenibili adottate dalle aziende, come la riduzione dell’uso di pesticidi, la gestione dell’acqua e l’energia rinnovabile.
Le certificazioni di sostenibilità, come quelle del Progetto Nazionale VIVA in Italia, sono un indicatore importante per i consumatori. Queste certificazioni forniscono una garanzia che le aziende seguono standard riconosciuti di sostenibilità.
Tra l’altro i consumatori sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale del vino che acquistano, comprese le emissioni di CO2 e l’uso delle risorse naturali durante la produzione.
Inoltre, c’è una crescente attenzione al packaging sostenibile. I consumatori valutano le soluzioni innovative adottate nel settore del vino, come bottiglie più leggere o materiali riciclabili.
Una ricerca di Nomisma ha rivelato che il 94% dei consumatori italiani è disposto a comprare prodotti “green”, dimostrando un forte interesse verso l’ecosostenibilità. Questo dimostra che l’impegno ecologico è un fattore decisivo per molti consumatori nella scelta dei prodotti, inclusi quelli vitivinicoli.
Entrando nel dettaglio vediamo quali sono i metodi di coltivazione eco-compatibili nel settore vitivinicolo per garantire la sostenibilità e la qualità del vino. Tra questi metodi, i più noti sono:
Biologico: Questo metodo si basa sull’uso di pratiche che rispettano l’ambiente, come l’impiego di fertilizzanti naturali e il controllo biologico delle infestazioni. L’obiettivo è ridurre al minimo l’utilizzo di pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici.
Biodinamico: Oltre alle pratiche biologiche, la biodinamica integra l’uso di preparati naturali e il rispetto dei cicli della natura, come i movimenti della luna e delle fasi planetarie. Questo metodo tende a preservare il terroir e promuove la biodiversità.
Sostenibile: La viticoltura sostenibile include pratiche come l’irrigazione di precisione e il monitoraggio da remoto per ottimizzare l’uso delle risorse e mantenere la salute delle colture. Questo approccio mira a bilanciare l’efficienza produttiva con la responsabilità ambientale.
Questi metodi non solo migliorano la qualità del vino, ma contribuiscono anche alla salute dell’ecosistema vitivinicolo e alla sua capacità di prosperare nel lungo termine.
Altro fattore fondamentale è la gestione dell’acqua e del suolo che è fondamentale per una viticoltura sostenibile e di qualità. Ecco alcune pratiche chiave:
Gestione dell’Acqua:
- Irrigazione di Precisione: Utilizzare sistemi di irrigazione che distribuiscono l’acqua in modo efficiente e mirato, riducendo gli sprechi.
- Raccolta delle Acque Piovane: Implementare sistemi per raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana per l’irrigazione.
- Gestione Idrica Stagionale: Assicurarsi che la disponibilità di acqua nel terreno sia ottimale durante le diverse fasi di crescita della vite, come una maggiore disponibilità in primavera e una ridotta durante l’invaiatura in estate per favorire la maturazione delle uve.
Gestione del Suolo:
- Inerbimento: Coltivare erba o altre piante tra le file di viti per migliorare la struttura del suolo, prevenire l’erosione e favorire la biodiversità.
- Rotazione delle Colture: Alternare le colture per mantenere il suolo fertile e prevenire malattie e parassiti.
- Lavorazione Minima: Ridurre al minimo la lavorazione del suolo per preservare la sua struttura e la vita microbica.
Queste pratiche non solo aiutano a conservare le risorse naturali ma contribuiscono anche a migliorare la qualità del vino, riflettendo il terroir e la cura dell’ambiente in cui le viti crescono.
Altro aspetto chiave sono le innovazioni per ridurre l’impronta carbonica nel settore vitivinicolo che sono molteplici e si concentrano su diversi aspetti della produzione.
Ecco alcune delle strategie più rilevanti:
- Gestione Sostenibile del Suolo e della Chioma: Tecniche come l’inerbimento sostenibile e la gestione ottimizzata della chioma possono ridurre significativamente le emissioni di gas serra.
- Riduzione degli Input Tecnici: L’implementazione di tecniche innovative che limitano l’uso di concimi e lavorazioni meccaniche contribuisce al risparmio di risorse e alla riduzione dell’impronta carbonica.
- Packaging a Basso Impatto Ambientale: L’uso di materiali sostenibili e il miglioramento dell’efficienza nel packaging, come nel caso di Vinventions, possono avere un impatto positivo sull’impronta di carbonio.
- Collaborazione e Coinvolgimento della Filiera: Lavorare insieme a tutti i livelli della filiera vitivinicola per perseguire obiettivi comuni di sostenibilità può portare a una riduzione significativa dell’impronta carbonica.
Queste innovazioni rappresentano solo una parte delle molteplici iniziative che le aziende vitivinicole possono adottare per diventare più sostenibili e ridurre il proprio impatto ambientale.
In Italia, ci sono diverse cantine che si distinguono per il loro impegno nella sostenibilità e che sono state riconosciute per le loro pratiche innovative e rispettose dell’ambiente. Eccone alcuni esempi:
Salcheto: Situata a Montepulciano, questa cantina toscana ha ricevuto il Robert Parker Green Emblem per la sua produzione di vini senza solfiti e lieviti indigeni, e per l’uso di pratiche sostenibili come la raccolta manuale dell’uva.
Cantina Tramin: Questa cantina in Alto Adige è nota per il suo progetto architettonico che richiama i tralci di vite e per l’uso di energia verde, con un impianto fotovoltaico che copre l’85% del suo consumo energetico.
Alois Lageder: Un altro esempio di eccellenza in Alto Adige, questa cantina è impegnata in pratiche sostenibili che rispettano l’equilibrio naturale dell’ecosistema circostante.
Queste cantine rappresentano solo una parte delle molte aziende vitivinicole italiane che stanno adottando un approccio più sostenibile e responsabile, dimostrando che è possibile produrre vino di alta qualità nel rispetto dell’ambiente.
Qui di seguito troviamo alcune certificazioni ambientali per i vini sono un aspetto importante per garantire la sostenibilità e la responsabilità ecologica nel settore vitivinicolo. In Italia, ci sono diverse certificazioni che attestano l’impegno delle aziende in questo ambito:
VIVA – Viticoltura Sostenibile: È il programma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che promuove la sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano dal 2011. VIVA mira a creare un modello produttivo rispettoso dell’ambiente e valorizza il territorio, tutelando la qualità dei vini italiani.
Equalitas: Nata nel 2015, Equalitas è una certificazione che promuove la sostenibilità nel settore vitivinicolo attraverso un approccio integrato nelle tre dimensioni: economica, ambientale e sociale.
SOStain: È la certificazione di sostenibilità dedicata alle aziende del territorio siciliano, indipendentemente dal loro orientamento produttivo, con l’obiettivo di condividere buone pratiche agricole e garantire trasparenza nei confronti del consumatore.
Queste certificazioni rappresentano un impegno concreto verso la sostenibilità e sono un indicatore affidabile per i consumatori che cercano prodotti vitivinicoli rispettosi dell’ambiente.
Tutto ciò come appare sulle bottiglie? sono le etichette lo strumento essenziale per comunicare l’impegno “verde” di un prodotto o servizio. Ecco alcuni modi in cui le etichette possono trasmettere questo messaggio:
- Certificazioni Ambientali: Le etichette possono includere certificazioni come l’Ecolabel europeo, che indica un ridotto impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.
- Simboli e Loghi: Simboli riconoscibili, come il logo FSC (Forest Stewardship Council), comunicano che il legno proviene da foreste gestite in modo sostenibile.
- Informazioni Dettagliate: Le etichette possono fornire dettagli sull’impronta di carbonio o sull’uso dell’acqua, come nel caso dell’etichetta Viva Sustainable Wine, che calcola l’impronta dell’acqua e del carbonio nella filiera vite-vino.
- Trasparenza: Le etichette offrono informazioni chiare e oggettive che permettono ai consumatori di fare scelte consapevoli.
- Differenziazione sul Mercato: Le aziende che adottano etichette ambientali possono guadagnare visibilità e distinguersi per il loro impegno ecologico.
Questi elementi aiutano i consumatori a identificare e scegliere prodotti che rispettano l’ambiente, promuovendo così pratiche di consumo più sostenibili. Le etichette diventano quindi un ponte tra i produttori responsabili e i consumatori consapevoli.
Possiamo dunque affermare che il futuro del vino italiano è fortemente orientato verso la sostenibilità, un trend che si sta consolidando con l’adozione di pratiche eco-compatibili, l’innovazione tecnologica e un crescente impegno verso la responsabilità ambientale. Le aziende vinicole italiane stanno investendo in soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale e rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità.
Tra le direzioni future, si nota un impegno verso:
- Riduzione e sostituzione chimica: L’uso di prodotti meno impattanti e l’introduzione di tecniche alternative per la protezione delle piante.
- Gestione idrica: Soluzioni innovative per l’uso efficiente dell’acqua, come sistemi di irrigazione a goccia e il recupero delle acque piovane.
- Gestione del suolo e biodiversità: Pratiche che favoriscono la biodiversità e la salute del suolo, come l’inerbimento e la rotazione delle colture.
- Emissioni di CO2 e risparmio energetico: Investimenti in fonti rinnovabili e tecnologie per l’efficientamento energetico.
- Riutilizzo di sottoprodotti e packaging sostenibile: L’impiego di materiali riciclati e riciclabili per ridurre i rifiuti.
Inoltre, le cantine italiane stanno rafforzando la loro presenza online e sui social media, comunicando le proprie iniziative di sostenibilità e coinvolgendo i consumatori in un dialogo aperto e trasparente. Questo non solo migliora l’immagine delle aziende ma contribuisce anche a educare e sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sostenibilità nel settore vitivinicolo.
Il futuro del vino italiano si prospetta ricco di innovazioni e impegni concreti per la sostenibilità, con l’obiettivo di preservare la qualità e l’eccellenza dei vini italiani nel rispetto dell’ambiente e delle generazioni future. In sintesi, la sostenibilità nel mondo del vino è essenziale per rispondere alle sfide attuali e future, garantendo la produzione di vino in modo responsabile e rispettoso dell’ambiente e della società.
Al termine di questo articolo è doveroso esortare tutti a fare la nostra parte per il pianeta che ci regala i frutti per i nostri amati vini. Oggi vi invito a scoprire e sostenere quei produttori che, con dedizione e rispetto per la natura, adottano pratiche sostenibili nei loro vigneti e cantine.
Quando scegliete un vino, cercate le etichette che parlano di agricoltura biologica, biodinamica, o che mostrano certificazioni ambientali. Questi simboli sono la promessa di un impegno verso la sostenibilità, un patto di fiducia tra produttore e consumatore.
Visitate le cantine locali che si impegnano per la riduzione dell’impronta carbonica, che utilizzano energie rinnovabili e che proteggono la biodiversità. Partecipate a degustazioni e tour che mettono in luce il lavoro sostenibile e chiedete ai produttori delle loro pratiche verdi.
Con ogni sorso di vino, possiamo contribuire a un futuro più verde. Supportiamo insieme i vignaioli che lavorano per preservare la bellezza e l’integrità del nostro ambiente. Il vostro sostegno è vitale per continuare questa nobile causa.
Brindiamo alla salute del nostro pianeta!
Articolo a cura di Mister Wine – Giovanni Scapolatiello – Sommelier Ais.