Nino Asta ci racconta la Sicilia dal territorio di Partinico.
Amici di Mister Wine, oggi, prima domenica di autunno, inauguriamo questa stagione con un’altra intervista esclusiva. Voliamo in un’isola meravigliosa, la Sicilia ed ad accoglierci troviamo Nino Asta, proprietario di Asta Vini.
Grazie Nino per aver accolto la mia richiesta e per avermi concesso la possibilità di parlare della tua realtà.
Dunque Nino, brevemente ti va di presentarti?
Mister Wine: Qual’è la storia e la tradizione della tua azienda vinicola e in quale territorio ci troviamo?
Nino Asta: Ciao Giovanni, grazie dell’invito, un saluto a te e ai tuoi lettori. Mi chiamo Nino Asta, sono nato nel 1974 (ottima annata), siciliano di Alcamo, in provincia di Trapani. La tenuta si trova nel territorio di Partinico (Bosco falconeria) a confine tra le province di Trapani e Palermo, situata in collina, la vista si perde su un incantevole panorama da qui si può ammirare l’antica fortezza del Castello di Calatubo e il Golfo di Castellammare, quell’insenatura naturale che va da S. Vito lo Capo fino a Punta Raisi. Fondata alla fine dell’Ottocento dai miei nonni materni e poi portata avanti da mio padre fino al 2015, quando prendo le redini dell’azienda agricola, negli anni sono stati molti i cambiamenti sia di estensione che colturali, ad oggi l’Azienda si estende per una superficie di 14 ettari, di cui ben 11 a vigneto e la restante parte ad uliveto.
Mister Wine: Quali sono le qualità distintive dei tuoi vini?
Nino Asta: Produco vini naturali, al momento sono 3 le etichette in commercio: Majò, primogenito di casa Asta Vini, un Catarratto in purezza, molto beverino e dalla piacevole sapidità che rispecchia tutte le caratteristiche pedoclimatiche del territorio. Il vino si presenta di colore giallo paglierino, il bouquet è caratterizzato da aromi di erbe aromatiche, agrumi e frutta fresca, al gusto colpisce per la vivace acidità, bilanciata da note fruttate e minerali. Niros, Nero d’avola con una piccola aggiunta di Syrah che ne amplifica la struttura e l’eleganza, ha un colore rosso rubino vivo con riflessi che tendono al violaceo, il bouquet è caratterizzato da sentori di marasca e frutta a bocca rossa, al gusto risulta essere fortemente fruttato e speziato, in bocca si avverte subito la forza e decisione del nero d’avola e il finale sorprende per la sua morbidezza ed eleganza data dl Syrah. MAtri, l’ultima scommessa, in ordine di tempo, di casa Asta Vini. Dopo il bianco e il rosso arriva Matri un Orange Wine, un macerato di Catarratto, con una macerazione di tre giorni sulle bucce. Vino dal colore giallo-aranciato, sprigiona dei profumi di frutta a polpa gialla, come la pesca e l’albicocca, note di miele e un sapore intenso con sentori di frutta matura e spezie, non vorrei sembrare poco modesto, ma è un macerato che ha stupito tutti quelli che lo hanno degustato, compreso gli scettici degli Orange Wine.
Mister Wine: Da quali vigneti provengono le tue uve e che tipologia di terroir ritroviamo?
Nino Asta: I nostri terreni sono in buona parte sabbiosi, hanno una buona esposizione e grazie all’azione
mitigante del mare, con la sua brezza, permette di attenuare le alte temperature estive, oltre a
contribuire a dare una buona sapidità e consentire all’uva di mantenersi più sana.
Mister Wine: Quali varietà di uva coltivi e quali sono le tue preferite?
Nino Asta: Nella tenuta coltiviamo il Catarratto, Syrah e Nero d’avola. I vigneti presenti in azienda sono in prevalenza Catarratto, un vitigno autoctono, presente prevalentemente nella parte occidentale della Sicilia, in siciliano antico Catarratto vuol dire abbondanza o ricchezza, pare che il significato del suo nome sia legato alle alte rese del vitigno e alla ricchezza di note aromatiche dei suoi vini. Chiaramente Il mio vitigno preferito è il Catarratto, questo vitigno che finalmente si sta facendo apprezzare in tutto il mondo, grazie anche alla sua molteplice utilizzo di vinificarlo, fermo, mosso, macerato…
Mister Wine: Quali fattori ambientali influenzano la qualità dei tuoi vini?
Nino Asta: Come detto precedentemente i vigneti sono esposti a sole e venti, si trovano difronte al mare a
circa un km in linea d’aria, questo fa si che trasferisce ai nostri vini una buona sapidità.
Mister Wine: Adotti pratiche di coltivazione sostenibile o biologica?
Nino Asta: La filosofia aziendale che mi è stata tramandata è quella del rispettare il più possibile la natura, da
sempre abbiamo utilizzato un tipo di coltivazione biologica e dal 2015 abbiamo ricevuto la
certificazione biologica.
Mister Wine: Come bilanci la tradizione e l’innovazione nella produzione del vino?
Nino Asta: Coltivando come mi ha insegnato mio padre avendo massimo rispetto dei terreni, delle vigne e
delle tempistiche necessarie affinché le vigne possano dare dei bei frutti, soltanto così possiamo
produrre un buon vino, noi sposiamo la filosofia che il vino si fa in vigna!
Mister Wine: Quali sono le sfide più grandi che affronti come produttore di vino?
Nino Asta: Le prime sfide le abbiamo costantemente in vigna, tra cambiamenti climatici che ogni anno ci
portano ad affrontare nuove problematiche, dalla siccità, alle grandinate, alle malattie delle viti.
Una sfida che mi appassiona particolarmente è quella della “cultura del vino”, far capire al
consumatore che il vino non è solo alcol, parlo del bere con gusto, bere per provare delle
emozioni, delle sensazioni che solo il vino può darti.
Mister Wine: Se scegli, quali sono le botti che usi per l’invecchiamento dei vini? E quali metodi di affinamento usi?
Nino Asta: Al momento i nostri vini fanno un affinamento in vasche d’ acciaio per un periodo che va da i 6
mesi ad un anno, secondo del tipo di vino.
Mister Wine: Quali sono le tue aspettative per il futuro della tua azienda vinicola?
Nino Asta: La nostra azienda imbottiglia solamente da 5 anni, siamo una realtà giovane, stiamo crescendo
mantenendo sempre “l’artigianalità” dei nostri vini, ci prefiggiamo di poter esportare anche
all’estero, con un occhio al mercato orientale più vicini all’idea della naturalità.
Mister Wine: Vini premiati o riconosciuti a livello nazionale o internazionale? Cosa ne pensi dei
riconoscimenti ufficiali ai vini?
Nino Asta: Al momento non abbiamo partecipato a nessun concorso per i nostri vini, tranne per i premi
packaging, alla quale sia Majò che Matri hanno ricevuto il premio come miglior etichetta.
Mister Wine: Come gestisci le tendenze e i gusti in cantina con l’evoluzione dei gusti dei consumatori?
Nino Asta: Per prima cosa cerchiamo di affrontare i mercati producendo dei buoni vini naturali e
promuovendo la cultura del bere consapevole, il Catarratto per esempio negli ultimi anni sta
avendo un piacevole riscontro fra i consumatori, questo è dovuto principalmente alla riscoperta di
questo vitigno di cui il consumatore non era a conoscenza. Promuovere i nostri vitigni autoctoni, come il Catarratto è la nostra tendenza, nel mio territorio tante piccole aziende sono nate e stanno dando nuovo lustro a questo fenomenale vitigno.
Mister Wine: Qual’ è la tua filosofia personale riguardo la produzione dei tuoi vini?
Nino Asta: Rispettosi della natura, innamorati della nostra terra, le nostre produzioni sono ottenute con
metodo biologico in tutte le fasi della filiera, producendo vini naturali, non filtrati, utilizzando lieviti
indigeni, con fermentazione spontanea. La mia filosofia di produzione è sempre la sostenibilità e l’artigianalità dei vini, meglio poche bottiglie ma fatte bene.
Mister Wine: C’è un vino su tutti al quale sei legato particolarmente?
Nino Asta: Sono legato a tutti i miei vini, ognuno per un motivo diverso, ma quello che mi ha “preso” di più è
Matri perché mi ha sorpreso sin da subito, è stato amore a primo olfatto, non è uno dei soliti
macerati, al naso ha dei sentori di pesca, frutta a polpa gialla matura, sa di miele e in bocca è
un’esplosione di vari gusti, dalla frutta allo speziato; che dire, dovete provarlo!
Mister Wine: Social e vino, quanto influisce il passaggio sui canali social dei tuoi prodotti?
Nino Asta: I canali social sono importanti, sono gli strumenti che ti permettono di arrivare in tutto il mondo
velocemente, questo è fondamentale per farsi conoscere, ma il vino poi va degustato, i social
possono essere una vetrina per far girare il tuo nome e rendere curioso il winelover e fargli provare
l’esperienza sensoriale del tuo vino.
Mister Wine: Vino Naturale, tendenza? O presa di coscienza verso un mondo più sostenibile?
Nino Asta: Il vino naturale non è una moda, è una presa di coscienza vera e propria verso prodotti bio e
sostenibili, il consumatore è alla ricerca di sapori nuovi ed esperienze autentiche. La gente si appassiona verso quello che è fatto artigianalmente, il vino naturale libero dagli schemi, non più qualcosa di standartizzato, ogni annata è diversa dall’altra, vino in bottiglia in continua evoluzione. Il mercato dei vini naturali prende una fetta di mercato ancora piccola, ma sempre piu in crescita.
Mister Wine: Infine, le tue etichette ed i nomi dei tuoi vini, ti andrebbe di raccontarci il significato dei
nomi dei vini e da dove provengono le etichette? E inoltre siete impegnati solo nella
produzione di vino o altri prodotti? Se si, quali?
Nino Asta: Ogni nostra etichetta ha una sua storia, sono tutte disegnate da mia figlia Maya che attualmente
ha 14 anni, ma quando nel 2019 ha ideato la prima etichetta ne aveva solamente 9. Majò è stata la nostra prima etichetta, primo imbottigliamento nel 2020, questa etichetta rappresentava per mia figlia, un sogno in una notte d’estate siciliana, una luna (simbolo di vita e di trasformazione) con sopra un castello e un calice di vino innalzato, sotto un cielo stellato, questa etichetta ci porta nel mondo del Piccolo Principe. Il nome Majò deriva dalle prime due lettere dei nomi Maya e JonJoe, cioè mia figlia e mio nipote, l’ho voluta dedicare a loro come futuro dell’azienda; La seconda etichetta è Niros, l’etichetta uscita nel 2021, a primo impatto sembra un richiamo al pianeta rosso, Marte, ma in realtà è un calice di rosso visto dall’alto, lei nel calice ha visto la profondità.
Il nome deriva per la parte del nome “Niro”, dal Nero D’avola e la “S” sta per Syrah, indicando
proprio la piccola percentuale contenuta nel vino. Infine nel 2022 arriva Matri, vino dedicato alla Terra Madre, l’etichetta, infatti raffigura proprio una Mamma che allatta il proprio figlio, su un disegno astratto che rappresenta la terra, anche questa etichetta è stata realizzata da mia figlia Maya. Il nome ha un duplice significato: MAtri in dialetto siciliano vuol dire Madre, ma MAtri vuol dire anche macerato tre giorni, dove MA sta per macerato e tri sta per 3, i giorni di macerazione, (in dialetto siciliano 3 si dice “tri”).
Siamo arrivati al termine di questa bellissima chiacchierata, grazie Nino per il tempo che mi hai dedicato e come sempre se vi trovate a visitare Asta Vini, dite che vi manda Mister Wine. Saluti dalla Sicilia Bedda.
Articolo a cura di Mister Wine – Giovanni Scapolatiello – Sommelier Ais.