Intervista Esclusiva a Federico Basso - Villa Raiano
Oramai ci sto prendendo gusto, la mia rubrica fatta di interviste esclusive, sta diventando virale. Perchè voglio raccontarvi quello che non è stato ancora raccontato, ogni curiosità, ogni aneddoto possibile pur di incuriosirvi. Oggi faccio tappa nella mia Campania, in un territorio baciato da Bacco, ovvero l’Irpinia, dove 3 delle 4 DOCG fanno riferimento a questo territorio. Mi trovo a San Michele di Serino(AV) e sono in compagnia di: Federico Basso proprietario, insieme alla famiglia dell’azienda Villa Raiano.
Ciao Federico, ti do il benvenuto e ti ringrazio per avermi concesso quest’intervista esclusiva. Brevemente ti va di presentarti?
Ciao a tutti, e grazie a te Giovanni per l’invito è un piacere scambiare due chiacchiere con te.
Federico Basso: Sono Federico Basso, ho 32 anni appena compiuti, sono nato e vivo ad Avellino, nella verde Irpinia. Sono entrato in azienda in maniera operativa nel 2018 dopo un percorso di formazione universitaria in economia e marketing. Sono affascinato dal mondo vitivinicolo fin da adolescente quando venivo a Villa Raiano con mio padre Sabino, che insieme a mio zio Simone, hanno fondato l’azienda. Mi piacciono sia gli aspetti produttivi che quelli commerciali di un’azienda come Villa Raiano. Adoro viaggiare per il mondo a raccontare i nostri vini e il nostro meraviglioso territorio.
Mister Wine: Qual’è la storia e la tradizione della tua azienda vinicola e in quale territorio ci troviamo?
Federico Basso: Villa Raiano nasce nel 1996, come ti dicevo prima, per volontà di mio padre e due miei zii Simone e Paolo. La nostra famiglia è attiva dai primi anni del 1900 nel settore olivicolo dove tutt’ora siamo principalmente impegnati e per mettere un tassello ancora più solido nel nostro territorio abbiamo deciso di fondare Villa Raiano. Nasce nei vecchi opifici dell’Oleificio di mio nonno nella frazione Raiano del comune di Serino in provincia di Avellino.
Mister Wine: Quali sono le qualità distintive dei tuoi vini?
Federico Basso: Cerchiamo di produrre vini quanto più nitidi possibili. Vini che siano la fotografia più a fuoco possibile del nostro territorio. Vini con una forte impronta territoriale molto forte, di alta collina, vini appenninici. Acidità ben presenti in un corpo di grande spessore.
Mister Wine: Da quali vigneti provengono le tue uve e che tipologia di terroir ritroviamo? Federico Bssso: Villa Raiano possiede 27 ettari di vigneti, condotti seguendo i metodi biologici, certificati dal 2011, in tutte le denominazioni di origine della provincia di Avellino. All’interno di esse abbiamo cercato vigne che ci potessero dare risultati qualitativamente alti ma molto diversi tra di loro. Crediamo, infatti, che la vera forza di questa terra sia la differenza ed è questa caratteristica che cerchiamo di esaltare nelle nostre produzioni.
FIANO: Tre ettari sono coltivati nel comune di Montefredane, sono posizionati in contrada Alimata, con esposizione a Est, a 350 metri slm., impiantati nel 1995 con un sesto di 4000 piante ad ettaro condotti a guyot su terreni argillosi molto tenaci. Quatto ettari sono coltivati nel comune di San Michele di Serino in contrada Bosco Satrano. Le vigne suddivise in diversi appezzamenti circondano la nostra cantina con un sesto di impianto di 4500 piante ad ettaro impiantate nel 2008, condotte a guyot, su terreni argillosi mediamente compatti e con buona presenza di scheletro. Due ettari, impiantati nel 1990, sono coltivati nel comune di Lapio: un ettaro in Contrada Arianiello, con esposizione a Nord-Est, condotto a guyot su terreni di medio impasto di argilla e ceneri vulcaniche; un ettaro in contrada Campore, con esposizione a Sud, anche esso condotto a guyot.
GRECO: Sette ettari nel comune di Altavilla Irpina nella parte alta della frazione Ponte dei Santi, impiantati nel 2005 a 4500 piante per ettaro a 550 metri slm. Due ettari, impiantati nel 2009, sono coltivati nel comune di Montefusco in contrada Pioppo dei Cappuccini con un sesto di impianto di 4500 piante ad ettaro a 500 metri slm; condotti a guyot su terreni sabbiosi poggiati su marne tufacee.
AGLIANICO: Nove ettari, in un unico corpo, impiantati nel 2004, sono coltivati nel comune di Castelfranci, in contrada Baiano, a 550 metri slm. con un’esposizione Sud-Est, condotti a guyot, con un sesto di impianto di 5000 piante ad ettaro su un terreno argilloso e calcareo con buona presenza di ceneri vulcaniche e scheletro. Un ettaro, nella zona più bassa della contrada Baiano del comune di Castelfranci, condotto a Pergola Avellinese (Starseta), di circa 75 anni con sesto di impianto di 2500 piante per ettaro.
Mister Wine: Quali varietà di uva coltivi e quali sono le tue preferite?
Federico Basso: Noi coltiviamo solo vitigni autoctoni campani, anzi, più precisamente, Irpini e cioè: Fiano, Greco a bacca bianca e Aglianico a bacca rossa. Amo il Fiano in tutte le sue micro diversità.
Mister Wine: Quali fattori ambientali influenzano la qualità dei tuoi vini?
Federico Basso: Sono vini figli soprattutto di un clima molto particolare, quello dell’Irpinia e ne portano le unicità. Clima praticamente continentale e non mediterraneo come tutti gli altri territori del Sud Italia.
Mister Wine: Adotti pratiche di coltivazione sostenibile o biologica?
Federico Basso: Si. Seguiamo i dettami dalla viticultura biologica, certificata dal 2011, in tutti i nostri vigneti.
Mister Wine: Come bilanci la tradizione e l’innovazione nella produzione del vino?
Federico Basso: Domanda complicata, con delle pieghe filosofiche. Diciamo che noi crediamo nella dinamicità dei due concetti. Innovazione e tradizione hanno senso solo se sono entrambe parte della stessa storia, l’una rincorre l’altra. Sempre. Noi non siamo né l’una né l’altra ma il risultato di tradizioni e innovazioni che si sono susseguite nel nostro territorio.
Mister Wine: Bella risposta, ma dimmi, quali sono le sfide più grandi che affronti come produttore di vino?
Federico Basso: Le sfide che ogni giorno ogni azienda che fa agricoltura deve affrontare: il clima in primis, il nostro più grande amico ma anche il nostro più grande nemico. Imprevedibile, sempre e lo sarà sempre di più. Poi il mercato sempre più complesso e sfaccettato. In continua evoluzione sia nelle quantità consumate che nelle tipologie di vino più consumate (da vini più grossi si è passati a vini più leggeri in 5 anni e questo per un’azienda poco elastica come quella vitivinicola è un problema).
Mister Wine: Per quanto riguarda l’invecchiamento e l’affinamento, che tipologia di botti usi per l’invecchiamento dei vini? E quali metodi di affinamento?
Federico Basso: Il nostro bravissimo consulente enologico e agronomico Fortunato Sebastiano (con noi dal 2009) è un utlizzatore seriale di diversità. Per i vini bianchi tutto è relegato all’acciaio, sia in vinificazione che in affinamento, mentre sui rossi si spazia dalle barrique alle botti di rovere di Slavonia da 10 e 30 ettolitri, da uova di cemento ad anfore Tava. Da questa diversità cerchiamo di trarre il massimo risultato secondo le annate.
Federico Basso: Il nostro faro è sempre la ricerca della migliore qualità possibile. Questo per noi è lo strumento migliore per arrivare ad ottenere più clienti e maggiori ricavi. Formula semplice ma è la strada che seguiamo e che seguiremo.
Federico Basso: Premi e punteggi sono una parte del nostro lavoro di comunicazione. Ci teniamo a lavorare bene e i premi sono un bellissimo riconoscimento della bontà del lavoro che svolgiamo ogni giorno. Si, otteniamo da molti anni premi da tutte le Guide Italiane (Tre Bicchieri del Gambero Rosso, Cinque Grappoli da Bibenda, Top Wine da Slow Wine, Corone da Vini Buoni d’Italia, Quattro viti da Vitae dell’AIS) e punteggi soddisfacenti dalle riviste straniere, soprattutto quelle americane. E’ bello ricevere consensi dalla stampa mondiale e ci teniamo molto anche se non guidano il nostro modo di lavorare.
Mister Wine: Come gestisci le tendenze e i gusti in cantina con l’evoluzione dei gusti dei consumatori?
Federico Basso: Con i nostri collaboratori ci confrontiamo continuamente sui cambiamenti in atto nei consumatori di tutto il mondo. Si, li registriamo e cerchiamo di gestirli al meglio ma sempre tenendo presente quello che è lo stile che abbiamo in mente di portare avanti. Quindi, aggiustamenti si, ma all’interno di una visione ben precisa e condivisa. Un esempio per tutti è il nostro Irpinia Campi Taurasini Costa Baiano che va incontro ad una fascia di mercato che cerca vini più facilmente bevibili senza gli eccessi di struttura e tannini che hanno i Taurasi.
Mister Wine: C’è un vino su tutti al quale sei legato particolarmente?
Federico Basso: Diciamone due, uno bianco e uno rosso. Il Fiano di Avellino docg Alimata e l’Irpinia Aglianico Campi Taurasini doc sono i vini che mi piacciono di più e quelli stilisticamente sono più vicino ai miei gusti.
Mister Wine: Social e vino, quanto influisce il passaggio sui canali social dei tuoi prodotti?
Federico Basso: Altro aspetto che cerchiamo di curare in maniera corretta. Sono anche loro un pezzo importante del nostro lavoro di comunicazione. Cerchiamo di raccontare, attraverso i nostri canali, la vita dell’azienda nella sua totalità: dai lavori in vigna alla vendita della bottiglia, in modo più coerente possibile, alcune volte ci riusciamo altre meno, però ci lavoriamo tutti i giorni con impegno. Quanto influisce non è quantificabile ma sicuramente fa la sua parte.
Mister Wine: Vino Naturale, tendenza? O presa di coscienza verso un mondo più sostenibile?
Federico Bssso: Io credo nella libertà produttiva, segui le regole e fai come il tuo animo vuole. Non credo nella suddivisione in categorie di un mondo bellissimo come quello vitivinicolo. Le categorie sono l’anticamera delle suddivisioni. La sostenibilità non è una scelta è ormai una guida per tutte le scelte aziendali e lo sarà sempre di più. Noi facciamo agricoltura e non possiamo non avere il rispetto della natura come obiettivo.
Mister Wine: Infine, le tue etichette ed i nomi dei tuoi vini, ti andrebbe di raccontarci il significato dei nomi dei vini e da dove provengono le etichette?
Federico Bssso: La nostra immagine è una sorta di cartina geografica che racconta dove siamo e da dove vengono i nostri vini. LOGO. Il nostro simbolo è sempre il lupo. Animale scelto dai primi abitanti della nostra terra come animale guida migliaia di anni fa. IL FIUME. La viticultura in Irpinia ha una storia antica. Si è sviluppata, geograficamente, lungo il corso di due fiumi che nascono entrambi dal massiccio Tuoro–Terminio dell’appenino meridionale, ma che si snodano su due differenti versanti. Sulle rive del fiume Sabato, che scorre sul versante Est, si trovano i comuni che compongono le due denominazioni a bacca bianca della provincia di Avellino: Il Fiano di Avellino docg e il Greco di Tufo docg. Mentre lungo le sponde del fiume Calore, che scorre sul versante Ovest, troviamo le denominazioni rosse, legate tutte all’uva Aglianico, Taurasi docg in primis. Noi abbiamo vigneti di proprietà in tutte le denominazioni di origine della provincia di Avellino. I CLASSICI LE VIGNE. Su tutte le nostre etichette è stata disegnata la vallata scolpita dal Fiume Sabato che si ammira, in tutta la sua meraviglia, dalla nostra cantina. Nelle precedenti etichette di tutto questo era accennato soltanto il fiume ma ora è tutto ad essere stato considerato: i monti, le pietre, l’acqua. I disegni riportano l’intera vallata usando sovrapposizioni di figure che riprendono le impronte digitali umane come elemento portante, così da dare un senso di stretta appartenenza della nostra famiglia alla nostra terra. IL TAURASI E IL TAURASI RISERVA. I nostri Taurasi sono figli di un pezzo di Irpinia attraversato dal Fiume Calore ed è proprio questo percorso che abbiamo riportato nelle etichette.
Mister Wine: E inoltre siete impegnati solo nella produzione di vino o altri prodotti? Federico Basso: Come dicevo nelle prime risposte la mia famiglia produce Olio da 4 generazioni.
Siamo arrivati dunque al termine di questa bellissima chiacchierata. Grazie Federico per averci concesso del tuo tempo prezioso, in periodo di vendemmia e per avermi concesso di racontare la tua storia e quella della tua azienda attraverso il mio Blog.
Federico Basso: Grazie a te Giovanni, vi aspetto tutti in Irpinia da Villa Raiano.
Amici di Mister Wine, vi ringrazio tutti e vi lascio con la solita raccomandazione, se vi trovate a passare da Villa Raiano, mi raccomando dite che vi manda Mister Wine. Ciao Irpinia alla prossima.
Articolo a cura di Mister Wine – Giovanni Scapolatiello – Sommelier Ais