Vini genuini e artigianali. La Puglia di Andrea Cavone proprietario di aTerra
Vini genuini e artigianali. La Puglia di Andrea Cavone proprietario di aTerra

Vini genuini e artigianali. La Puglia di Andrea Cavone proprietario di aTerra

Andrea Cavone di aTerra, si racconta in Esclusiva.

Sono 282 i km che passano tra Napoli, punto dove sto scrivendo questo articolo, a Sannicandro di Bari, ovvero la destinazione di oggi. La Puglia, regione meravigliosa, da uomo del Sud non posso non sottolineare le bellezze che questa regione sa regalarci. Costa, spiagge, mare, cibo, paesaggi e veramente faccio fatica ad elencarli tutti, ma soprattutto ottimo vino. Oggi la mia rubrica si arricchisce di una pagina romantica, perchè non solo vi presento il protagonista di questa intervista, ma soprattutto, proverò a raccontarvi il suo amore per il vino e per la sua aTerra.

Carissimi amici di Mister Wine, ho il piacere e l’onore di presentarvi Andrea Cavone, proprietario di aTerra a Sannicandro di Bari. 

Carissimo Andrea, che bello averti qui con me, non ti nego che il tuo entusiasmo mi ha contagiato. Quando ti ho proposto l’intervista, ho subito capito che sarebbe stato, non solo un bel racconto, ma anche un modo per arricchire questa rubrica di una pagina di amore per la propria terra e per il proprio lavoro.

Andrea Cavone: Carissimi lettori di Mister Wine, carissimo Giovanni, grazie di vero cuore dell’invito, sono emozionato e onorato di essere qui con te.

Mister Wine: Caro Andrea partiamo subito, ti va di presentarti? Qual è la storia della tua azienda vinicola e in quale territorio ci troviamo?
Andrea Cavone: aTerra è nata dal desiderio di rimettere i piedi sulla mia terra e lavorare con la terra, nel senso letterale della parola. Durante il lockdown ho ritrovato un vecchio vigneto di primitivo che stava per essere sradicato e lì è scattato qualcosa: era come ritrovare un pezzo perduto della mia famiglia. Non potevo lasciare che venisse cancellato, e così è nata Aterra. Non avevo esperienza nel mondo del vino, ma avevo passione, quella dei miei nonni che avevano vigneti ed oliveti, e il desiderio di fare qualcosa che fosse davvero mio. aTeraa è una mia creatura, ma devo ringraziare anche e soprattutto Marta Castiglione, enologa dell’azienda e tutti i miei collaboratori che mi assistono in vigna e in cantina. Siamo un team giovane , dinamico e ristretto, perché amiamo fare le cose a nostro modo. Nel 2022 abbiamo prodotto in modo più artigianale, utilizzando la cantina di amici a Noci. Quest’anno, invece, abbiamo incrementato sia la produzione che la qualità, spostandoci presso la cantina Ladogana a Ortanova. La nostra filosofia punta tutto sulla qualità delle uve e sull’uso di tecnologie avanzate, evitando chimica. Per questo una cantina moderna (ad esempio con refrigerazione, meccanismi avanzati per pressatura morbida etc.) e che lavora solo biologico è perfetta per noi. Le nostre uve provengono da vigneti situati a Sannicandro di Bari e a Ortanova. È il primo anno che utilizziamo vigneti in due terroir diversi: a Sannicandro abbiamo un suolo calcareo e minerale/rosso, con viti ad alberello che danno corpo e struttura. A Ortanova, invece, il vigneto è a cordone, in una zona più sabbiosa e argillosa, e ci offre maggiore freschezza e note speziate.

Mister Wine: Raccontaci quali sono le qualità distintive o uniche dei tuoi vini?
Andrea Cavone: I nostri vini non cercano di impressionare con complessità forzate o mode. Sono genuini, come la terra da cui provengono. Il primitivo ha una struttura e un bouquet di aromi che parla del nostro territorio, dai toni minerali della terra rossa alle erbe mediterranea e la liquirizia. Non aggiungiamo nulla di artificiale, non cerchiamo scorciatoie, la nostra uva, raccolta a mano, fa tutto il lavoro.

Mister Wine: Quindi spiegami meglio, da quali vigneti provengono le tue uve e che tipo di terroir avete?                      Andrea Cavone: Abbiamo vigneti su due terreni completamente diversi. A Gioia del Colle, il suolo di terra rossa dà struttura e mineralità. Ad Ortanova, su terreni più leggeri e sabbiosi, riusciamo a dare freschezza e una bella dose di spezie. Ci piace che ogni vino rifletta da dove viene, senza forzature.

Mister Wine: Quali varietà di uva coltivate e quali sono le tue preferite?
Andrea Cavone: Siamo legati al primitivo, perché è lì che tutto è cominciato. Ma anche il nero di Troia ci dà grandi soddisfazioni. Sono uve che richiedono attenzione, ma quando le tratti bene, ti ripagano. Per il futuro stiamo pensando a qualche bianco, ma preferiamo fare le cose per bene, senza fretta.

Mister Wine: Quali fattori ambientali influenzano la qualità dei vostri vini?
Andrea Cavone: Il clima è diventato imprevedibile e dobbiamo sempre stare un passo avanti. Le estati sono calde e secche, il che ci aiuta a tenere sotto controllo le malattie senza chimica. Ma le stagioni cambiano, e ogni anno è una sfida. Non ci sono ricette standard: ogni vendemmia ci insegna qualcosa di nuovo.

Mister Wine: Ovviamente dottate pratiche di coltivazione sostenibile o biologica giusto? 
Andrea Cavone: Assolutamente sì. Coltiviamo in modo biologico perché per noi è l’unico modo di lavorare. Non ha senso produrre un vino che danneggi la terra che ti dà tutto. A volte ci prendiamo dei rischi: in annate difficili preferiamo non produrre piuttosto che fare un vino di cui non siamo convinti. Non facciamo compromessi.

Mister Wine: Giusto non avere compromessi, ma come bilanciate la tradizione e l’innovazione nella produzione del vino?
Andrea Cavone: Partiamo sempre dalla tradizione: il nostro primitivo è coltivato come si faceva una volta. Però non siamo legati al passato in modo rigido. Utilizziamo tecnologie moderne dove ha senso, ma sempre con un occhio alla semplicità. L’obiettivo è rispettare le uve e il territorio, non complicare il processo.

Mister Wine: Quali sono le sfide più grandi che affrontate come produttori di vino?
Andrea Cavone: Il clima è sicuramente la sfida più grande. Le stagioni possono essere spietate: o piove troppo, o non piove affatto. Nel 2023 abbiamo perso tutto a causa delle piogge primaverili e della peronospora, mentre nel 2024 non abbiamo visto una goccia di pioggia. Ma è proprio questo che rende il nostro lavoro interessante: non sai mai cosa aspettarti e devi sempre adattarti.

Mister Wine: Invecchiamento e affinamento, se scegliete, come scegliete le botti per l’invecchiamento dei vini?
Andrea Cavone: In questo momento non usiamo botti. Vogliamo che i nostri vini parlino delle uve, non del legno. Le barrique possono aggiungere complessità, ma noi cerchiamo purezza. Investiamo il nostro tempo e le nostre risorse nei vigneti perché è’ lì che nasce un buon vino.  

Mister Wine: Quali sono le vostre aspettative per il futuro della vostra azienda vinicola?
Andrea Cavone: Siamo ambiziosi, ma non vogliamo crescere troppo velocemente. L’obiettivo è continuare a fare quello che facciamo, ma sempre meglio. Siamo convinti che se manteniamo la qualità, il successo arriverà da solo. Vogliamo essere fedeli alla nostra filosofia e portare i nostri vini a un pubblico sempre più ampio, ma senza mai perdere di vista chi siamo.

Mister Wine: Avete vini premiati o riconosciuti a livello nazionale o internazionale?
Andrea Cavone: Non ancora, ma non ci preoccupiamo. Non facciamo vino per i premi, lo facciamo per passione. Detto questo, siamo molto contenti dell’annata 2024 e siamo sicuri che presto arriveranno riconoscimenti.

Mister Wine: Come gestite le tendenze e i gusti in cantina con l’evoluzione dei gusti dei consumatori?
Andrea Cavone: Ci interessa cosa piace alla gente, ma non vogliamo inseguire le mode. Ci piace pensare che i nostri vini siano per chi cerca qualcosa di vero, qualcosa che racconti una storia. La nostra sfida è mantenere questa autenticità, anche in un mercato che cambia.

Mister Wine: Qual è la vostra filosofia personale riguardo la produzione dei vostri vini?
Andrea Cavone: La nostra filosofia è semplice: fare vino che venga dalla terra e che rispetti le uve. Non ci interessa seguire le regole del mercato o i trend del momento. Facciamo vini che ci piacciono, sperando che piacciano anche agli altri.

Mister Wine: C’è un vino su tutti al quale siete legati particolarmente?
Andrea Cavone: Il primitivo del nostro vecchio vigneto, è quello a cui teniamo di più. È il vino che ha dato il via a tutto questo e ogni anno ci ricorda perché abbiamo iniziato.

Mister Wine: Social e vino, quanto influisce il passaggio sui canali social dei vostri prodotti?
Andrea Cavone: I social sono importanti, non solo per far conoscere i nostri vini, ma per raccontare chi siamo. Ci piace condividere il nostro lavoro quotidiano, le sfide e le gioie che viviamo in vigna e in cantina. È un modo per far entrare le persone nel nostro mondo, per farle sentire parte della nostra avventura.

Mister Wine: Infine, le vostre etichette ed i nomi dei vostri vini, ti andrebbe di raccontarci il significato dei nomi e da dove provengono le etichette?
Andrea Cavone: Le nostre etichette sono semplici, come noi. Rappresentano la terra da cui provengono i nostri vini: le colline pugliesi e i colori del nostro terroir. Vogliamo che chi guarda una bottiglia possa già immaginare il sapore che troverà all’interno.

Mister Wine: Siete impegnati solo nella produzione di vino o anche in altri prodotti? Se sì, quali?
Andrea Cavone: Facciamo anche olio d’oliva, seguendo la stessa filosofia: rispetto per la terra e attenzione alla qualità. Ogni prodotto che facciamo racconta la nostra storia.

Siamo arrivati alla fin e di questo bellissimo racconto. Ti ringrazio di vero cuore Andrea, ti auguro che questo cammino iniziato da poco sia lunghissimo e pieno di soddisfazioni e di bevute. Un’intervista davvero bella, personalmente e a nome dei miei lettori ti ringrazio per essere stato con noi oggi e per avermi aperto le porte della tua bellissima azienda.

Andrea Cavone: Un caro saluto a tutti voi e un ringraziamento speciale a te Giovanni per avermi concesso la possibilità di raccontare il nostro lavoro sul tuo blog, se passi da queste parti vienici a trovare.

Anche questo racconto volge al termine, ci salutiamo con la consueta raccomandazione, se vi trovate a passare da aTerra, dite che vi manda Mister Wine. Alla prossima lettura. Cheer’s!

Articolo a cura di Mister Wine – Giovanni Scapolatiello – Sommelier Ais

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